Un inseguimento a folli velocità dai contorni assolutamente “meritevoli” dei dovuti approfondimenti investigativi. E’ infatti assoluta intenzione dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Guastalla, che conducono le indagini unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo dello steso comando dare tutte le risposte ai tanti interrogativi. Nelle more che le indagini facciano il loro corso, il dato oggettivo è costituito dal recupero operato dai Carabinieri di Guastalla di una costosa auto rubata, con a bordo il kit “banda ville”: piede di porco, cacciaviti, torce ma anche passamontagna. L’origine dei fatti poco prima delle 2,00 quando una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Guastalla nel corso di un posto di controllo intimava l’alt di polizia ad una BMW SW con due persone a bordo che procedeva nella frazione San Girolamo di Guastalla in prossimità di vile e abitazioni isolate. LO SW anziché fermarsi accelerava dando vita ad un concitato inseguimento a folli velocità che dopo vari chilometri induceva i ladri tallonati dai Carabinieri ad abbandonare l’autovettura fuggendo per i campi e riuscendo a dileguarsi agevolati dal buio della notte. E mentre nella zona veniva scatenata una serrata caccia ai tre malviventi visti fuggire dai carabinieri, i militari nell’autovettura, risultata rubata in provincia di Massa lo scorso mese di maggio, rinvenivano il kit del perfetto ladro che veniva sequestrato per le ulteriori indagini. Oltre all’ipotesi di ricettazione per l’auto rubata in possesso ai due fuggitivi sugli stessi convergono le indagini per cercare di chiarire i motivi del possesso di quanto rinvenuto all’interno dell’auto. Inquieta non poco la presenza di passamontagna usati in questi casi per travisarsi i volti e colpire nelle ville nottetempo. Ecco perché è necessaria la loro identificazione che potrebbe avvenire anche grazie alla scesa in campo dei RIS di Parma. Sull’autovettura e sul materiale sequestrato i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa avendo gli operanti proceduto all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate appunto al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.