Il mercato immobiliare in Emilia-Romagna tiene. E’ questa l’indicazione di sintesi fornita dagli studi pubblicati oggi dall’ OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate), in collaborazione con l’Ufficio Provinciale di Bologna – Territorio e l’Ufficio Provinciale di Modena – Territorio, sul secondo semestre 2013.
A livello regionale si nota infatti una diminuzione contenuta delle compravendite nel periodo da luglio a dicembre 2013 (-4,7% rispetto allo stesso periodo del 2012), con oltre 16mila transazioni registrate, pari all’8% del mercato nazionale. Un dato ancora più significativo se si considera che nel secondo semestre 2012 la flessione era del 33%. Nei singoli capoluoghi di provincia, il quadro è piuttosto disomogeneo: si va dal -15,8% di Forlì e dal -13,9% di Piacenza ai forti incrementi registrati a Modena (+7,7%), Parma (+7,3%) e Bologna (+6,8%).
Nel confronto 2013-2012, le quasi 33mila compravendite del 2013 determinano una flessione del 7% rispetto all’anno precedente, con cali piuttosto contenuti in tutte le province (ad eccezione del Comune di Bologna, che anche in questo caso fa registrare un saldo positivo, +1,5%).
Questo il quadro per Modena e Bologna, inserite nella rilevazione nazionale dell’OMI.
Modena – La flessione delle compravendite nel secondo semestre 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012 è in linea con il dato regionale (-4,1%, con circa 100 compravendite in meno). In particolare, l’area della “Bassa Modenese”, dopo alcuni semestri influenzati negativamente dal sisma del 2012, ritorna a un netto segno positivo (+15,9%), con un incremento di 240 compravendite rispetto al dato 2012. Andamento positivo anche per le aree “Appennino-Panaro” e per “Modena capoluogo”. Per quanto riguarda il comune di Modena, che assorbe quasi il 30% del mercato provinciale, l’incremento è abbastanza deciso (+7,7%), con picchi nella zona sud-est di prima espansione.
Sostanzialmente stabili, infine, le quotazioni medie (-1,4%).
Bologna – Il numero di compravendite registrate nel secondo semestre 2013 è in linea con il dato corrispondente del 2012 (-0,8%). Gli incrementi si concentrano nell’area di Bologna (+6,8%) e nella “Semi-cintura sud” – quartiere Saragozza (+1,2%), mentre negli altri territori si verificano cali contenuti. Saldo positivo, come si diceva, nel comune capoluogo di regione, con 1.813 compravendite nel secondo semestre 2013 (+6,8%). Nel dettaglio, la flessione delle compravendite nella zona periferica è bilanciata dal notevole incremento segnalato nella “Cintura esterna sud” (corrispondente in linea di massima al quartiere Saragozza).
Anche nel caso di Bologna e provincia le quotazioni medie subiscono un lieve calo (-2,4%).