Andrea Venturini, avvocato 51enne, è stato riconfermato Presidente del Consiglio comunale di Mirandola nella prima seduta della nuova assemblea avvenuta il 16 giugno. «Ringrazio sentitamente tutti coloro che mi hanno espresso la loro fiducia. Sono convinto che il Consiglio affronterà con impegno una situazione difficile per Mirandola e che sarà strumento per il dialogo e il confronto tra i cittadini e l’Amministrazione comunale. Confido nella capacità di sacrificio e nei talenti di tutti i consiglieri. Sono convinto che sapranno confrontarsi e dialogare per il bene della nostra città». Venturini è stato eletto a larga maggioranza, con i voti dei consiglieri del Pd, della lista “I Mirandolesi”, di Forza Italia e della Lega Nord. Si sono astenuti lo stesso Venturini e i due consiglieri del Movimento 5 Stelle.
Nella prima seduta sono anche stati costituiti i gruppi consigliari Pd (con capogruppo Paolo Barbieri), Lista “I Mirandolesi” (con capogruppo Rocco Prestia), Forza Italia (con capogruppo Antonio Platis) e Movimento 5 Stelle (con capogruppo Nunzio Tinchelli) e Lega Nord (con capogruppo Guglielmo Golinelli). Nella seduta di insediamento il Sindaco Maino Benatti ha prestato giuramento ed ha illustrato le linee programmatiche della legislatura, chiedendo in apertura di discorso un minuto di raccoglimento per le vittime del sisma di due anni fa. «Tutti noi – ha detto Benatti – abbiamo un grande impegno nei loro confronti e nei confronti di tutti i cittadini di Mirandola: ricostruire la nostra comunità meglio di prima. I prossimi cinque anni di lavoro dovranno avere questo come obiettivo prioritario». Il primo cittadino ha quindi parlato di come il sisma possa e debba diventare l’occasione per mettere in campo politiche innovative per la sicurezza, la qualità delle strutture, il risparmio energetico e per affrontare efficacemente la crisi economica con investimenti e innovazione dei prodotti e dei processi produttivi, dei servizi alle persone e alle imprese. «Per fare questo – ha detto Benatti – noi partiremo dal valore della comunità».