“Chiedo anche stavolta a Caselli di stare ai fatti. Quando è giunta la notizia del trasferimento di senologia a Modena, mi sono attivato e insieme agli altri sindaci del distretto abbiamo condiviso un documento di forte critica al metodo adottato e al non coinvolgimento dei comuni. C’è però stata da subito una differenza fra la mia posizione e quella di Caselli. La sua è stata pregiudiziale e infatti ha lasciato la riunione senza neanche approfondire i dati perché ha visto la convenienza politica di sbattere la porta. Io anche quella volta ho cercato di capire quale soluzione garantisca la sicurezza e la salute dei sassolesi e non mi alzo dai tavoli di confronto senza conoscere tutte le carte. Tanto è vero che continuo a non essere convinto che il trasferimento a Modena di senologia sia necessario e utile. Il tentativo di guadagnare popolarità da parte di Caselli troppe volte è stato pagato pesantemente dalla città di Sassuolo in termini di servizi e opportunità”.