Le Acli organizzano un convegno sul ruolo dei cattolici in politica per il 28 febbraio prossimo alle 18 alla Fondazione Carisbo, in via Farini 15. «Non siamo nostalgici del passato e non vogliamo fondare un nuovo partito» dice il Presidente provinciale dell’Associazione, Filippo Diaco: «osserviamo, però, che i cattolici faticano a riconoscersi in una casa comune» prosegue.
«Per questo le Acli vogliono ripartire dalla propria dimensione educativa e formativa, per i cittadini, ma anche per chi fa politica attiva, perché riteniamo sia un aspetto sottovalutato» continua Diaco. Le Acli, da tempo, hanno creato un coordinamento di diverse associazioni di ispirazione cattolica, per agire su temi comuni: «per essere influenti bisogna essere coerenti e guardare al futuro, con le idee chiare riguardo a quello che vogliamo per la nostra città, mettendo al centro la persona, la famiglia, costruendo un programma fatto di proposte di qualità, che possa convincere tutti i moderati, non solo i cattolici, senza cedere alla logica del male minore» conclude.
All’evento si collegano anche le Acli di Latina, che condividono lo spirito dell’iniziativa e ne organizzano una analoga a maggio, sostenuti dal Vescovo Mons. Mariano Crociata, «convinti che l’efficacia professionale e politica sia generata dalla coscienza sociale, dal patrimonio della identità comune, dalle differenze che si confrontano, alla luce della visione della dottrina sociale della Chiesa», dice il Presidente provinciale Nicola Tavoletta.
Dai due eventi nascerà un documento comune, una “carta di intenti” da sottoporre ai futuri candidati a ruoli politici ed amministrativi.
Alla tavola rotonda bolognese di giovedì 28 febbraio interverranno, oltre a Diaco, il Presidente nazionale delle Acli Roberto Rossini, l’economista Stefano Zamagni, il Presidente Ucid Gianluca Galletti, l’Arcivescovo Zuppi. Modera il giornalista Olivio Romanini.
