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Nasce la rete bolognese contro la dispersione scolastica

Quindici istituti comprensivi e di istruzione superiore, 14 enti pubblici e 43 del privato sociale, più l’università chiamata a valutare l’andamento e i risultati delle attività. È la squadra messa in campo per il progetto triennale “ICE – Incubatore di Comunità Educante”, al via sul territorio metropolitano bolognese grazie a un finanziamento di oltre 700 mila euro dell’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Obiettivo? Creare un sistema integrato tra istituzioni, scuola e terzo settore, che faccia dialogare tutti gli attori per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica, in particolare nella fascia adolescenziale, nei 55 comuni dell’area metropolitana.

Il progetto, che vede la cooperativa sociale Open Group nel ruolo di soggetto responsabile, coinvolge i 7 distretti dell’area metropolitana di Bologna, territorio che, dalla pianura alla montagna, ospita 73 istituti comprensivi, 31 scuole secondarie di secondo grado, 3 CPIA (Centri per l’istruzione degli adulti) e 11 enti di formazione per l’obbligo formativo.

Alla base di ICE,  l’idea che sia il sistema educativo a essere a rischio dispersione e non il singolo studente, e per questo creare sinergie diventa la strategia più efficace per contrastare il fenomeno. Grazie all’“Incubatore di Comunità Educante” si realizzeranno così a livello metropolitano interventi coordinati di prevenzione contro l’abbandono scolastico, attraverso la creazione di una rete – composta da insegnanti, amministratori pubblici, educatori e operatori sociali del terzo settore – che condividerà linguaggi, approcci e strumenti educativi, e che punta a diventare strutturale , una volta che ICE sarà concluso.

La governance del progetto si articola in una cabina di regia composta da Comune e Città metropolitana di Bologna, ambito territoriale di Bologna dell’Ufficio scolastico regionale, Università di Bologna, enti locali, istituzioni scolastiche, Open Group, cooperativa Cefal Emilia-Romagna e associazioni Asvo e Ciofs Fp Emilia-Romagna, e in 4 nodi territoriali, quanti sono gli ambiti scolastici. Sono quelli di: Bologna città; della pianura est e ovest; dell’Appennino con l’Unione dei Comuni Reno, Lavino e Samoggia; di San Lazzaro di Savena e del Nuovo circondario imolese.

Oltre ai dirigenti scolastici e agli insegnanti saranno impegnati circa 500 educatori. Le attività puntano a coinvolgere 10 mila adolescenti in laboratori e percorsi educativi dentro e fuori le scuole del territorio metropolitano.

L’Unione europea identifica 3 livelli di politiche e misure per la prevenzione della dispersione scolastica, che affrontano in maniera integrata la complessità e il carattere multifattoriale del fenomeno e sono la chiave di lettura delle azioni proposte da ICE.

Nel concreto il progetto metterà in campo azioni di prevenzione primaria (circa 10.350 ore erogate nei 3 anni) per migliorare l’inclusione degli studenti e il benessere scolastico e sociale, con laboratori sulla didattica innovativa e percorsi con le famiglie, anche per sviluppare le competenze orientative indispensabili nella fase di transizione tra scuole di diverso ordine e grado.

Le azioni di prevenzione secondaria (circa 2.800 ore) scatteranno, invece, per affrontare situazioni specifiche e favorire la permanenza nei sistemi educativi degli studenti per cui sono presenti fattori di rischio di dispersione scolastica, che necessitano di percorsi specifici e laboratori  di orientamento e riorientamento.

Per gli adolescenti che presentano un forte rischio di dispersione o che hanno già abbandonato gli studi saranno, infine, realizzati interventi di prevenzione terziaria (circa 3.250 ore), con percorsi di rimotivazione, riorientamento e accompagnamento.

Trasversalmente e per tutta la durata del progetto, si svolgeranno incontri territoriali per condividere esperienze, problemi e soluzioni adottate tra tutti gli attori del progetto ICE.

Al Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Bologna, infine, il compito di validare la scientificità e l’efficacia degli interventi nel corso del progetto ed ex post, a 2 anni dalla sua conclusione.

“ICE – Incubatore di Comunità Educante” è tra gli 86 vincitori del bando Adolescenza, selezionato tra 800 proposte dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo nazionale di contrasto per la povertà educativa minorile (legge 208/2015 articolo 1, comma 392).

Per informazioni: https://percorsiconibambini.it/ice

 

 

Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile

Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org

 

 

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