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Oltre 200 persone alla chiesa di San Pietro per il concerto a favore di AIMA Reggio Emilia

Ottima musica, partecipazione, attenzione alla salute e al benessere delle persone con demenza e dei loro caregiver. Si congeda con un ottimo bilancio il concerto benefico andato in scena nel pomeriggio di sabato 24 novembre alla chiesa di San Pietro, organizzato per sostenere AIMA – Associazione Italiana Malattia Alzheimer di Reggio Emilia e il suo progetto di musicoterapia a favore di persone con demenza. Il “Concerto di San Prospero” a ingresso libero con offerta ha visto un notevole afflusso di pubblico: più di duecento persone hanno potuto ascoltare una selezione di arie sacre interpretate per l’occasione da tre bravissimi artisti che, con grande generosità, hanno risposto all’invito dell’associazione: la soprano reggiana Annalisa Ferrarini, l’arpista Carla They e il maestro fisarmonicista Paolo Gandolfi.

Un momento di alto livello artistico e di solidarietà, promosso da AIMA in collaborazione con l’Associazione Amici dell’Omozzoli Parisetti, la Famiglia Artistica Reggiana Studium Regiense e i Club Service reggiani: Soroptimist Club Reggio Emilia, Lions Club Reggio Emilia Host Città del Tricolore, Rotary Club Reggio Emilia e Zonta Club International Reggio Emilia.

Il ricavato dell’evento contribuirà ad attivare un nuovo percorso di musicoterapia per persone con demenza.

A cosa serve la Musicoterapia?

La musica può diventare una via per rassicurare, rasserenare, risvegliare abitudini ed emozioni sopite. La musica può quindi essere utilizzata per riportare a galla ricordi, eventi passati e tutte le emozioni e le sensazioni legate a queste memorie.

Questo perché la musica coinvolge principalmente sul piano emozionale e non su quello cognitivo. Infatti, nonostante il progressivo deterioramento delle facoltà cognitive e funzionali, in moltissimi casi la persona con demenza è in grado di ricordare le melodie e spesso anche le parole dei motivi che sono stati la colonna sonora di tutta la sua vita.

La musicoterapia è quindi una terapia non farmacologica che può permettere di ridurre i disturbi del comportamento (apatia, agistazione, ansia, panico e aggressività) e può migliorare le relazioni tra i familiari, gli operatori sanitari e la persona con demenza.

Il lavoro di AIMA Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Reggio Emilia

L’associazione da oltre 20 anni opera a Reggio per sostenere le persone con demenza e i loro cari attraverso diversi progetti (tra cui i Caffè Incontro, i Gruppi di Sostegno e il Centro di Ascolto). Un lavoro prezioso e sempre più attuale: in Italia si parla di circa un milione di persone coinvolte su 60 milioni di abitanti e i dati parlano di un forte aumento. In questo scenario, secondo l’associazione, è di fondamentale importanza puntare sulla prevenzione ripensando gli stili di vita per ridurre il rischio di sviluppare demenze, ma anche lavorare alla creazione di comunità accoglienti in cui tutti siano in grado di riconoscere, accogliere e aiutare le persone che convivono con la demenza.

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