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Emilia-Romagna e Canada insieme per spingere su sicurezza alimentare e sostenibilità delle produzioni

Protocolli comuni per migliorare la sicurezza alimentare e la sostenibilità delle tecniche di produzione. Ma anche tutela delle certificazioni di qualità e contrasto alle contraffazioni, nonchè scambio di esperienze in campo fitosanitario.

Si è concluso con un impegno a lavorare insieme su alcuni temi di reciproco interesse l’incontro svoltosi a Ottawa tra l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Caselli e i ministri dell’Agricoltura e del Commercio internazionale Lawrence MacAulay e  Jim Carr, in occasione della missione della Regione Emilia-Romagna in Canada,  nell’ambito della Settimana della cucina italiana nel mondo.

“In Italia l’attenzione sulla qualità è giustamente molto alta e l’Emilia-Romagna è tra le Regioni all’avanguardia, grazie ad un impegno forte sulla ricerca e l’innovazione e ad alcune esperienze ormai consolidate quali quella dei contratti di filiera e dei protocolli di tracciabilità dalla terra alla tavola –  dichiara l’assessore Caselli –  ci sono dunque le condizioni per avviare un proficuo lavoro di collaborazione su temi di comune interesse, che rappresentano grandi  sfide  globali, ma anche sempre più fattori strategici  di competitività”.

L’incontro è stato anche l’occasione per fare un bilancio del primo anno di applicazione transitoria del Ceta, l’accordo di libero scambio tra Ue e Canada, che introduce il riconoscimento e la tutela di diversi prodotti europei a indicazione geografica.   Con un’attenzione particolare alle possibilità di estendere ulteriormente il paniere  di prodotti Dop e Igp emiliano-romagnoli che potrebbero trovare uno sbocco in Canada. Oltre 106 milioni di euro il valore dell’export agroalimentare emiliano-romagnolo a fine 2017 (+14,3% rispetto al 2016), in crescita nei primi sei mesi del 2018  del 5,7%.

Dodici al momento i prodotti emiliano-romagnoli a indicazione geografica inclusi nell’accordo. Sette le Dop: Aceto balsamico tradizionale Modena, Culatello di Zibello, Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutto di Parma, Prosciutto di Modena, Provolone Valpadana. Cinque i prodotti Igp: Aceto balsamico Modena, Cotechino Modena, Mortadella Bologna, Pesca e Nettarina di Romagna, Zampone Modena. Prodotti che rappresentano il 92% del totale dell’export emiliano-romagnolo di prodotti Dop e Igp in Canada.

Tra i prodotti emiliano-romagnoli che trovano un buono sbocco commerciale in Canada anche il vino: l’Emilia-Romagna è infatti la terza regione esportatrice per volumi.

“Un buon risultato che non ci deve però accontentare – ha sottolineato Caselli –  dobbiamo lavorare per promuovere di più la qualità e la distintività dei nostri vini. Per questo in collaborazione con Enoteca Regionale Emilia-Romagna abbiamo messo a punto un programma  di investimenti che può contare per il biennio 2018-2019 su 1,4 milioni di euro.”

Dal Canada a Colorno a lezione di cucina, grazie ad Alma

La promozione dell’agroalimentare emiliano-romagnolo passa anche dall’alta di cucina. Dal 2014 Alma la scuola internazionale di cucina di Colorno (Pr) ha una proficua collaborazione con il George Brown College di Toronto, un istituto che ha tra i propri indirizzi anche quello in hospitality and culinary arts. Circa 350 gli aspiranti giovani cuochi canadesi che in questi anni hanno frequentato i corsi di Alma, diventando ambasciatori nel grande Paese d’oltreoceano del made in Emilia-Romagna e dei suoi prodotti. Prodotti che nel corso della missione regionale sono stati protagonisti di uno show cooking  a Toronto sotto la guida di un insegnante d’eccezione, lo chef Luca Marchini.

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Foto: l’assessore Caselli con i ministri MacAulay e Jim Carr; un momento della show cooking a cura di Alma a Toronto

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