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La biblioteca comunale di Vignola riapre sabato 3 novembre con un “Open Day” speciale

Sabato 3 novembre alle 9 è in programma l’attesa riapertura della biblioteca comunale “Francesco Selmi”, dopo i lavori di ristrutturazione e rigenerazione finanziati dalla Fondazione di Vignola, con un contributo del Comune e con il sostegno anche della Regione Emilia Romagna.

Particolarmente intenso è il programma dell’“open day”, che inizierà alle 9 con la riapertura delle porte al pubblico. Alle 10,30 l’inaugurazione ufficiale, alla presenza tra gli altri di Valerio Massimo Manfredi e Gloria Vignali, rispettivamente presidente e vicepresidente della Fondazione di Vignola, di Emilia Muratori, presidente dell’Unione dei Comuni “Terre di Castelli”, e del sindaco Simone Pelloni.

Un altro importante appuntamento della giornata di apertura è in programma alle 16, con la conferenza dal titolo: “Tra eroismo e umanità”. Interverranno per l’occasione il sindaco Simone Pelloni, Marco Montipò che introdurrà la figura di Mario Pellegrini e Maria Giovanna Trenti che parlerà di Luca Antonio Tosi Bellucci, “un illustre vignolese dimenticato”. A seguire, proiezione del video “Come bruchi che la gleba rinserra”, realizzato dalla classe II° A del liceo classico “Paradisi”. Concluderà la conferenza l’intervento dell’ammiraglio Romano Sauro, nipote di Nazario Sauro.

Per tutta la giornata si susseguiranno poi laboratori e iniziative per tutti, con una performance a cura del Teatro dell’Auriga alle 11 e, in contemporanea, il laboratorio per bambini “Il domatore di foglie” con la scrittrice Pina Irace. Alle 11,30 concerto di pianoforte, alle 14,30 si esibiranno gli allievi del circolo musicale Bononcini e, dalle 18 alle 20, ancora musica con pianoforte e voce degli allievi della Scuola Music Factory.

Per tutta la giornata si terrà inoltre “Nuova vita ai libri!”, la bancarella dei libri messi fuori catalogo dalla biblioteca, che si potranno acquistare a prezzi particolarmente convenienti.

I lavori di riqualificazione della biblioteca, realizzati dalla Fondazione di Vignola, sono stati progettati dal compianto arch. Marco Fontana e diretti da suo figlio Stefano. Hanno riguardato spostamenti di funzioni, sezioni e rifacimenti di zone ammalorate. Anche il Comune di Vignola, assegnatario di un contributo della Regione Emilia-Romagna, ha investito sulla struttura e su Villa Trenti, dove sono state aperte sale studio con una settantina di postazioni per studenti maggiorenni.

In particolare è stato rifatto il pavimento in resina dell’atrio (con ripristino della sequenza di Fibonacci disegnata al centro), delle scale interne e dell’atrio al piano interrato. Sono stati completamente rifatti anche il cortile interno e l’impiantistica relativa. Sono state ripristinate le parti ammalorate dell’illuminazione, della scala esterna e dell’area intorno alla biblioteca. Non da ultimo è stato spostato il bar al piano terra, con l’ampliamento della superficie esistente e la realizzazione di un’area cortiliva prospicente, con affaccio sul parco di Villa Trenti”.

“La Fondazione di Vignola – spiega la vice presidente Gloria Vignali – da sempre finanzia importanti progetti al servizio del territorio e, in particolare, della cultura. Questo importante intervento corona l’obiettivo di mettere al servizio delle nuove generazioni il Polo Culturale Bibliotecario, che comprende Auris, Villa Trenti e il parco circostante. Da ricordare infine che per quest’ultimo è iniziato, dallo scorso anno, un importante progetto di collaborazione che vede protagonisti gli studenti dell’Istituto “Spallanzani” di Vignola, i quali in questa vera e propria aula a cielo aperto mettono in pratica le loro conoscenze, con l’ausilio dei docenti e in collaborazione con il Dott. Fabrizio Manfredi”.

Il sindaco di Vignola, Simone Pelloni, sottolinea: “L’intervento relativo al bar è stato realizzato per poter rendere il servizio autonomo e svincolato dagli orari di apertura della biblioteca, con l’intento di attrarre maggiore utenza e aumentare la frequentazione positiva del parco e delle strutture, nonché per creare in tutta la zona un maggiore presidio e quindi più senso di sicurezza”.

 

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