Taglio fondi periferie, Bonaccini: “Faremo ricorso alla Corte Costituzionale”



    “Come richiesto dai sindaci, impugneremo davanti alla Corte costituzionale la norma del decreto Milleproroghe che ha cancellato le risorse destinate al recupero delle periferie. Abbiamo atteso che si arrivasse a un’intesa, come più volte promesso dal Governo, ma ad oggi tutti gli impegni sono stati disattesi e non possiamo né vogliamo ignorare la sacrosanta protesta montata dai Comuni e dai sindaci di ogni schieramento politico. Se è vero che i Comuni non possono adire direttamente alla Consulta è vero però che possono farlo le Regioni e noi lo facciamo. Perché quasi 120 milioni di investimenti scippati in una notte al territorio regionale sono un oggettivo danno all’Emilia-Romagna, in particolare alla parte più fragile delle nostre città, dove più c’è bisogno di investimenti di riqualificazione, di sicurezza e di servizi”.

    Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo il decreto Milleproroghe approvato in Parlamento poche settimane fa nel quale, fra le altre misure, è stata inserita quella che ha cancellato i fondi previsti da una norma del 2016 sul cosiddetto “Bando periferie” per un ammontare di 1,6 miliardi a livello nazionale.

    “C’è poi un tema istituzionale: come ripeto da mesi- prosegue Bonaccini- è necessario un rapporto di leale e corretta cooperazione tra le istituzioni; un Governo non può fare carta straccia dei provvedimenti adottati e degli impegni assunti. Ancora lunedì ho promosso un accordo tra Stato e Regioni su tutto il comparto extra sanità per la legge di bilancio 2019 e ho agito esattamente con questo spirito di collaborazione: non si può certo rimproverare a me un’ostilità preconcette, visto che 9 volte su 10 ho costruito l’unanimità delle Regioni nelle intese coi governi di prima come con questo. Parlano gli atti e parlano i fatti. Io auspico che questa iniziativa induca il Governo a una correzione, a rispettare gli impegni presi. Se ci sarà saremo i primi a prenderne atto e a ritirare il ricorso. Ma fino a quel momento andremo avanti e non lasceremo soli i sindaci e i Comuni”.

    In Emilia-Romagna, i progetti e i cantieri già previsti dai Comuni con i fondi stanziati per le periferie prevedono 18 milioni di euro per Bologna, 17 milioni per Reggio-Emilia, 17 milioni per Parma, 8 milioni per Piacenza, 18 milioni per Ferrara, 12 milioni per Ravenna, 8 milioni per Forlì, 1,8 milioni per Cesena e 18 milioni per Rimini.