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Tavanti vincitore del concorso “Present your research in 150 seconds”

Francesco Tavanti del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche di Unimore è tra i vincitori del concorso “Present your research in 150 seconds” della ChemPubSoc Europe e della Società austriaca di Chimica. In modo brillante e sintetico è riuscito a descrivere le sue ricerche sull’interazione di proteine con nanoparticelle di oro e superfici metalliche fondamentali per nuove applicazioni biomediche come per il direzionamento dei farmaci.
Un altro giovane ricercatore Unimore si afferma in Europa. E’ il dott. Francesco Tavanti, un assegnista di ricerca, che lavora nel gruppo di Chimica Computazionale della prof. Maria Cristina Menziani al Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (CHIMGEO), che è risultato tra i tre vincitori del concorso “Present your research in 150 seconds”. L’iniziativa, promossa dal gruppo giovani della Società Austriaca di Chimica e dalla ChemPubSoc Europe, è uno dei premi internazionali più prestigiosi assegnati da questo organismo che raccoglie 16 società nazionali di chimica.

“Oltre ad un riconoscimento personale delle sue ottime capacità scientifiche e comunicative, – commenta la prof.ssa  Maria Cristina Menziani di Unimore – il prestigioso premio conferito al dottor Tavanti attesta a livello internazionale l’attenzione del nostro Ateneo alla valorizzazione delle potenzialità dei giovani ricercatori”.

Francesco Tavanti nella sua esposizione è riuscito a descrivere, in modo divulgativo, la sua ricerca sull’interazione di proteine con nanoparticelle di oro e superfici metalliche effettuata durante il periodo di dottorato svolto presso Unimore.

“L’impiego di nano-oggetti metallici in nuove tecnologie – spiega il dott. Francesco Tavanti – è in costante aumento a causa delle molteplici proprietà che questi oggetti possiedono. In particolare, le nanoparticelle metalliche hanno proprietà fisiche, meccaniche e chimiche che le rendono uniche ed inoltre, grazie alle dimensioni nanometriche, riescono a raggiungere parti del corpo difficilmente accessibili”.

Grazie a queste loro proprietà, le nanoparticelle vengono studiate per nuove applicazioni biomediche, ad esempio per direzionare farmaci verso targets specifici, ma la loro interazione con le proteine presenti nel nostro organismo non è ancora chiara.

“Per questo motivo – continua Francesco Tavanti – abbiamo studiato le interazioni di varie proteine con nanoparticelle di oro tramite simulazioni di dinamica molecolare osservando i cambiamenti conformazionali delle proteine che possono dar luogo a malattie (proteopatia)”.

Questo tipo di studi è fondamentale per poter sviluppare nuove tecnologie basate su nanomateriali che siano più efficienti e sicuri.

FRANCESCO TAVANTI

Francesco Tavanti è assegnista di ricerca al Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche di Unimore dal 2017. Ha conseguito la laurea in Fisica presso l’Università degli Studi di Pisa e successivamente il dottorato in Models and Methods for Material and Environmental Sciences presso Unimore. Durante il periodo di dottorato è stato visiting scholar presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT). Svolge attività di ricerca nel campo della chimica computazionale applicata a sistemi biologici ed alla scienza dei materiali. È coautore di 12 articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali ed ha partecipato, in qualità di relatore, a convegni nazionali ed internazionali.

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