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Topo morto, chiusa la mensa della questura di Reggio Emilia

‘Caserma Cialdini Polizia di Stato: topi nella mensa della caserma di polizia, oggi mensa chiusa’. Non è la prima volta, che le Organizzazioni sindacali denunciano la scarsa qualità, quantità e attrezzature molto datate e poco funzionanti. La causa è da ricercare e nelle inadempienze della ditta appaltatrice e nella mancanza di risorse economiche che non permettono l’acquisto di derrate alimentari di prima necessità e macchinari nuovi. Tutte queste problematiche sono state già segnalate da mesi, con comunicati sindacali nei tavoli di confronto per la qualità e salubrità dei servizi mensa.

“Abbiamo chiesto al sig. Questore di Reggio Emilia, di verificare che la ditta appaltatrice nell’esecuzione dei servizi richiesti, segua le disposizioni di legge e i regolamenti che riguardano il servizio stesso, nel rispetto del contratto e nel caso di procedere laddove vi siano delle violazioni con le penali poste nel contratto” – afferma il Segretario Provinciale dello SIAP -. A mio parere ben poco è stato fatto, e le nostre lamentele non hanno sortito nessun effetto. Sembra che nelle latitudini di viale Dante vi sia poca sensibilità nei confronti delle donne e degli uomini della Polizia di stato”.

“Questa – aggiunge Giovanni Punzo – è l’ennesima conferma che il trattamento riservato ai poliziotti denota, disinteresse e poca attenzione alle condizioni lavorative da parte della locale dirigenza, che invece dovrebbe garantire il benessere del personale e la migliore condizione lavorativa possibile. Alla fine molti poliziotti si vedono costretti a saltare il pasto poiché la qualità del servizio diventa sempre più scadente. Insomma siamo molto lontani da quanto prevede l’appalto con il Ministero”.

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“Sono sempre più frequenti le lamentele che giungono al sindacato da parte dei colleghi per un servizio di mensa che è calato qualitativamente e quantitativamente negli ultimi mesi e non per colpa degli addetti” – gli fa eco il Segretario Provinciale del SIULP, Michele Rossi.

“Non si è compreso come mai siano diminuiti i budget di spesa e di conseguenza gli approvvigionamenti da parte della ditta appaltatrice, lo si percepisce nel piatto, verdura scadente, menù con poche variazioni. Una volta manca il burro, una volta manca il formaggio e un’altra ancora manca la carne o altri ingredienti basilari.

Un esempio è stato in un incontro di calcio internazionale, quando il consumo di provviste è aumentato in ragione del personale di rinforzo giunto per i servizi di O.P. Parrebbe che la ditta appaltatrice, benché informata in anticipo, non abbia provveduto in tempo utile ad integrare le derrate e così per qualche giorno sono sparite carni e formaggi dalle tavole dei poliziotti reggiani. Oltre a questo vi sarebbe la necessità di eseguire dei lavori manutentivi ai locali, sostituendo e ripristinando dove necessita.

Ed oggi per ultimo l’ennesima sorpresa: un topo in mensa.

Problematiche che sono state varie volte sollevate a livello sindacale nell’apposita commissione paritetica, ma che evidentemente non sono state ascoltate, forse semplicemente per un atteggiamento di sostanziale indifferenza degli ambiti di competenza. Le rimostranze del personale non possono rimanere disattese, diversamente si parlerebbe di diritto negato”.

La trascuratezza e la sottovalutazione dei problemi più volte segnalati dal SIULP hanno prodotto questo infelice risultato, che possiamo ascrivere come insuccesso dell’attuale Governance.

 

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