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“Presidio Slow Food” della Ciliegia Moretta di Vignola protagonista al Salone del Gusto di Torino

Appuntamento d’eccezione domani, domenica 23 settembre, al Salone del Gusto di Torino, la kermesse internazionale che il capoluogo piemontese, Slow Food e la Regione Piemonte, in collaborazione con il Mipaaf e Ismea, dedicano alle eccellenze agroalimentari.

Per l’occasione, le condotte Slow Food modenesi saranno presenti al gran completo e, tra queste, non mancherà la Condotta Slow Food Vignola e Valle del Panaro, che presso lo stand della Regione Emilia Romagna (padiglione 1, corridoi D e C, stand 1D073 e 1C074) presenterà in anteprima il nuovo Presidio Slow Food della Ciliegia Moretta di Vignola, un riconoscimento che è stato ufficializzato solo pochi giorni fa.

“L’appuntamento – spiega Gino Quartieri, presidente della Condotta Slow Food Vignola e Valle del Panaro – è alle 18 di domani, quando presenteremo l’importante riconoscimento ottenuto dalla nostra ciliegia Moretta – i presidi Slow Food in tutta la regione Emilia Romagna sono solo 17 – e, a seguire, offriremo una degustazione di crostata di ciliegia Moretta, vera e propria rarità, nonché un dessert di ricotta di vacca bianca modenese (altro presidio Slow Food di grande importanza) e di composta di ciliegia Moretta. Quella di domani sarà una giornata dedicata ai più autentici e tradizionali sapori modenesi – conclude Quartieri – dal momento che, prima di noi, a partire dalle 12,30, saranno presentati al Salone del Gusto crescentine, tigelle, lambrusco e aceto balsamico tradizionale di Modena”.

Anche l’amministrazione comunale vignolese sarà presente per l’importante appuntamento di domani alla kermesse torinese con l’assessore all’agricoltura Massimo Venturi, che commenta: “L’Amministrazione supporta attivamente questo tipo di attività e cerca di agevolare nel modo migliore il lavoro di Slow Food sul territorio. Ringrazio a tal proposito tutti coloro che hanno collaborato per rendere possibile questa iniziativa”.

Non si conosce con precisione l’origine genetica della “Moretta di Vignola”. Si sa invece per certo che la sua presenza sul territorio modenese risale alla fine dell’Ottocento e che la diffusione su scala commerciale è avvenuta a partire dai primi anni del Novecento.

Negli Anni Quaranta e Cinquanta del secolo scorso la coltivazione della Moretta di Vignola rappresentava oltre il 25% del totale produzione cerasicola della provincia di Modena, con quantitativi che superavano i 100.000 quintali e una commercializzazione che, già nell’immediato dopoguerra, arrivava fino al Nord Europa (Germania, Norvegia, etc.) grazie a treni merci in cui la catena del freddo veniva assicurata tramite diverse buste di ghiaccio.

Con l’avvento di nuove varietà, frutto di una ricerca volta ad assicurare maggiori performance produttivi e commerciali, per la Moretta di Vignola è poi iniziato un lento e inesorabile declino. Secondo gli ultimi censimenti, la sua produzione si è ridotta in questi ultimi anni ad appena qualche decina di quintali.

Dal 2011 Slow Food Condotta “Vignola e Valle del Panaro” ha avviato il “Progetto Moretta”, per la riscoperta e la valorizzazione di questa antica varietà. Nel 2018, la Moretta di Vignola è diventata ufficialmente “Presidio Slow Food®”. In collaborazione con l’Università degli Studi di Bologna, l’Università degli Studi di Modena, la Fondazione di Vignola e il Comune di Vignola, la Condotta Slow Food “Vignola e Valle del Panaro” sta ora lavorando per promuovere nuovi impianti di Moretta nelle zone più vocate e garantire di conseguenza un futuro alla più antica varietà di ciliegia di Vignola.

In foto: Gino Quartieri, presidente Slow Food Vignola e Valle del Panaro, con Mirca Torelli dell’azienda agricola “Bernardoni” al Salone del Gusto di Torino

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