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Avviso urbanistica, 42 le istanze per trasformazioni giunte al Comune di Modena

Sono 42 le manifestazioni d’interesse ad attuare lo sviluppo di comparti che hanno potenzialità edificatoria negli attuali strumenti urbanistici giunte al Comune di Modena entro i termini dell’avviso pubblico sull’urbanistica, scaduto venerdì 14 settembre. L’informazione è stata fornita dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli nel corso della commissione consiliare Seta che si è svolta nel pomeriggio di oggi, martedì 18 settembre.

L’avviso pubblico predisposto dal Comune a conclusione di una fase di ricognizione ha l’obiettivo di raccogliere le proposte dei privati proprietari di aree con potenzialità edificatorie intenzionati ad attuarle nella fase di transizione verso l’adeguamento degli strumenti urbanistici alla nuova legge regionale. Quest’ultima, che prevede il contenimento del consumo di suolo entro il 3 per cento del territorio urbanizzato, ha fornito la possibilità ai Comuni di dare attuazione con tempi e procedure più celeri agli strumenti di pianificazione vigenti attraverso una selezione delle trasformazioni previste.

Sulle istanze preliminari pervenute in risposta all’avviso, che presentano livelli di approfondimento anche molto diversi tra di loro, sono in corso le analisi da parte del settore Pianificazione territoriale e rigenerazione urbana che procederà a una valutazione sulla base dei criteri definiti dal Consiglio comunale. In particolare, verrà data priorità agli interventi di rifunzionalizzazione, riutilizzo e rigenerazione dell’esistente, oltre a quelli che non prevedono consumo di suolo e alle proposte di insediamenti produttivi di carattere non commerciale che portino occupazione. Tutti gli interventi dovranno rappresentare un interesse pubblico, inteso come miglioramento della qualità delle dotazioni territoriali esistenti e superamento delle situazioni di criticità e di mancata integrazione nel tessuto urbano, oltre al potenziamento della città pubblica e delle infrastrutture per la mobilità pedonale e ciclabile di connessione. Altro elemento fondamentale sarà la fattibilità degli interventi: a chi ha presentato le proposte preliminari è stato chiesto un Piano economico-finanziario che stimi i valori economici degli interventi pubblici e privati proposti per attestarne la fattibilità e sostenibilità.

La fase istruttoria delle istanze in sede tecnica sarà conclusa in novembre, con l’obiettivo di approdare entro l’anno in Consiglio comunale con la delibera di indirizzi, accompagnata da una relazione che illustrerà i contenuti delle proposte. Sarà quindi il Consiglio a esaminare le proposte e decidere quali potranno o meno proseguire l’iter. Una volta approvata la delibera di indirizzi, i privati interessati all’attuazione dei comparti che rientrano tra i criteri della stessa potranno presentare accordi operativi, che saranno oggetto di valutazione entro gennaio 2021 (tre anni) e dovranno stipulare le convenzioni entro gennaio 2023 (ulteriori due anni). L’attuazione dei comparti dovrà avvenire entro i cinque anni successivi.

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