Proseguono nei prossimi giorni le iniziative di “Estate a Spilamberto”: concerti, spettacoli, tornei ed attività per tutta la famiglia.
Lunedì 20 agosto “Cinema Estate” nel Parco della Rocca Rangoni, alle 21.15 con il film d’animazione “Pipì, Pupù e Rosmarina”.
Martedì 21 agosto spettacolo con il progetto Poan, nato da un’idea del polistrumentista Lorenzo Mantovani e del percussionista Giacomo Barbari. Il duo si dedica alla creazione di paesaggi sonori, ottenuti con una stratificazione di suoni acquisiti in acustico. Vengono utilizzati strumenti musicali così come sassi, foglie e acqua. Entrambi i membri del duo sono impegnati anche in progetti di propedeutica musicale per scuole d’infanzia, primarie e secondarie ed in diverse scuole musicali del territorio.
Il duo ha pubblicato un disco omonimo che percorre il ciclo Alba, Giorno, Tramonto e un singolo per l’etichetta americana Aquatic Collective: Abisso.
L’estate 2018 vedrà i POÁN esibirsi in vari festival europei tra cui Sonica, Modem in Croazia, Ozora in Ungheria e Vibronica in Ucraina.
I Poan sono: Giacomo Barbari – udu, bongo, gong, darbuka, fischietti ad acqua, piastre sonore, grancassa, triangolo, campanacci, clave, sassi, foglie, piatti, scacciapensieri.
Lorenzo Mantovani – chitarra, sarangi, armonica a bocca, fischietti ad acqua, mandolino, ocarina, sassi, foglie, sansula.
Mercoledì 22 agosto si chiude “Cinema Estate” nel Parco della Rocca Rangoni, sempre alle 21.15. Il film proiettato sarà “Nico 1988”.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. L’iniziativa è in collaborazione con: Tavolo dell’Intercultura, Polisportiva Spilambertese, ISAAF, Avis Spilamberto, Overseas Onlus e Associazione Magicamente. Sarà presente un punto ristoro.
Giovedì 23 agosto, nel parco della Rocca Rangoni, alle 21.30, Artinscena presenta “Quartetto Klez” propone “Gitani e Magiari – Musica dall’Est Europa”. Il gruppo propone programmi in cui compaiono vari stili musicali dal repertorio magiaro dei grandi violinisti ungheresi, alla musica gitana e dal klezmer fino alle czarde e zingaresche, luogo di incontro tra il repertorio classico e quello popolare.
