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La rievocazione medievale di Castel di Casio festeggia 30 anni

Si terrà venerdì 17 e sabato 18 agosto la trentesima edizione della rievocazione medievale di Castel di Casio, che quest’anno ha un titolo che da solo racchiude la storia di questa zona di confine tra la Toscana e l’Emilia: “longobardi e bizantini”.  Sono trascorsi infatti 1450 anni dalla discesa longobarda in Italia.

La storia di Castel di Casio ha origine già in epoca romana, quando era un fiorente villaggio rurale chiamato “Vicius Cassi”, borgata di Cassio. Fu feudo di Matilde di Canossa, occupato nel 1219 dalle milizie del Comune di Bologna, a cui si deve la costruzione di mura difensive e torri. Ebbe allora inizio un periodo di grande importanza amministrativa, demografica, giudiziarie e commerciale per l’area, visto che un podestà inviato da Bologna governava tutto l’Appennino circostante, sostituito poi dal “Capitano della montagna”. Proprio a quel periodo ha fatto spesso riferimento la rievocazione che ogni anno porta in città appassionati e visitatori da tutta Italia. La sede del capitanato fu successivamente spostata a Vergato intorno al 1450 e all’inizio del XVI secolo la montagna bolognese divenne  parte dello Stato Pontificio.

Per chi fosse interessato agli approfondimenti relativi a quel periodo storico sono previsti diversi appuntamenti: venerdì 17 agosto presso la Chiesa Parrocchiale si terrà il convegno “Longobardi e Bizantini: il confine appenninico” a cura del professor Renzo Zagnoni. Sabato 18 alle 17 invece secondo incontro presso la sala consiliare del municipio con gli scrittori Paolo Bacchi e Marisa Collina, che leggeranno alcuni brani tratti dalla loro opera “Prima delle due torri. Romanzo storico ambientato a Bologna e dintorni tra il V e VII secolo”. Previsti inoltre appuntamenti per i più piccoli con percorsi didattici il sabato presso gli accampamenti e la premiazione del progetto di realizzazione di teli decorativi a tema medievale “Il Castello di Casio si colora” sabato 18 agosto alle 19

“In questi trent’anni” spiega Roberto Arienti, uno degli organizzatori “abbiamo sempre cercato di migliorarci, aggiungendo qualcosa rispetto all’edizione precedente, e il successo di pubblico ci premia. Ci teniamo però a sottolineare l’aspetto storico e culturale, e non solo festivo, della nostra manifestazione, tanto è vero che siamo una rievocazione storica riconosciuta dalla Regione Emilia-Romagna”.  Anche il sindaco di Castel di Casio Mauro Brunetti è orgoglioso di questa iniziativa “Da trent’anni la nostra comunità dà il meglio di sé per organizzare questo evento: sono convinto che anche in questa ricca trentesima edizione i visitatori non resteranno delusi”

I vicoli del centro cittadino illuminati dalle torce ospiteranno otto locande ovviamente a tema (si va dal “Ristoro de lo Capitano” all’”Hostaria del Caravanserraglio”, fino ad un insolito “Crescentario”) ma soprattutto due accampamenti da visitare, quello longobardo e quello bizantino. Ci sarà anche un angolo per la falconeria, le arpiste, il “logo de lo gioco” e i più inquietanti “casa de le streghe”, “lebbrosario” e “postribolum”. Previsti poi nella giornata di sabato I visitatori potranno parcheggiare negli spazi allestiti fuori il borgo medievale, da dove una navetta gratuita li condurrà in centro.

Ricchissimo il programma degli appuntamenti, che si ripeteranno nelle due giornate e si snodano intorno al momento principale, il corteo storico delle 22.

In Piazza della Torre dalle 19.15 spettacolo con i falconieri del del Gran Ducato di Toscana, apertura delle porte ed esibizione degli sbandieratori della contrada di Borgo San Luca. A seguire spettacolo di giocoleria con i  Clerici Vagantes, poi l’Ordalia e il funerale longobardo a cura dei gruppi di rievocazione storica Bandum Frae e Helvargar . E ancora spettacolo di fuoco e giocoleria con i giullari di Davide Rossi e infine le manovre militari bizantine a cura dei Numerus Italorum.

In Piazza della Chiesa, invece, dalle 20.30 spettacolo di musica medievale con i Rota Temporis,  esibizione degli sbandieratori della Contrada di Borgo San Luca, spettacolo di giocoleria con i  Clerlci Vagantes, ballo delle streghe, storytelling su tradizioni longobarde a cura  dei gruppi di rievocazione storica Bandum Frae e Helvargar. In questo modo i visitatori potranno costruirsi in autonomia un programma “personalizzato” a seconda dei propri gusti, con due diverse conclusioni: venerdì con gli sbandieratori della contrada di Borgo San Luca e sabato con i Rota Temporis.

La manifestazione è organizzata dalla proloco di Castel di Casio con il sostegno del Comune e dell’Unione dell’Appennino bolognese, della BCC Alto Reno, della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, della Confcommercio  e di Ascom.

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