venerdì, 29 Marzo 2024
15.7 C
Comune di Sassuolo
HomeTruffa “rosa” su console Nintendo, tre denunce




Truffa “rosa” su console Nintendo, tre denunce

L’inserzionista curava la pubblicazione degli annunci esca su noti siti internet di annunci avviando il primo contatto via mail, la telefonista curava la trattativa via telefono mentre la “cassiere”, intestataria della postepay dove finivano i soldi, incassava il danaro delle “vendite fantasma” di console nintendo. In questo modo il terzetto tutto al femminile dal crotonese hanno raggirato anche un reggiano che ha risposto all’annuncio concernente la vendita di una consolle nintendo, che ha pagato 170 euro versando l’intero corrispettivo senza vedersi consegnare quanto acquistato in quanto le tre furbastre truffatrici incassato il danaro hanno bidonato l’acquirente non consegnando quanto acquistato e sparendo nel nulla.

Per questo i carabinieri della stazione di Correggio, a cui l’operaio reggiano ha sporto denuncia, a conclusione di mirate indagini telematiche, hanno denunciato per concorso in truffa alla Procura di Reggio Emilia tre donne tutte residenti a Crotone. Si tratta di una 35enne risultata l’autrice dell’inserzione e colei che ha avuto il primo contato via mail, una 45enne che ha portato avanti la trattativa telefonicamente e una 24enne intestataria della postepay dove sono finiti i soldi. Le indagini sono partite a seguito della denuncia presentata da un 30enne correggese che aveva acquistato su un noto sito internet di annunci una consolle nintendo. Dopo aver risposto all’annuncio e intavolato la trattativa telefonicamente riusciva a concludere l’acquisto della consolle per un importo di 170 euro che versava secondo quanto pattuito sulla postepay indicatagli dalla venditrice.

All’accredito dell’importo non è però corrisposta la consegna della consolle in quanto la venditrice  spariva nel nulla bidonando il malcapitato reggiano. Materializzato di essere rimasto vittima di una truffa l’uomo si presentava ai carabinieri di Correggio formalizzando la denuncia per truffa. Dopo una serie di riscontri tra l’account di posta elettronica, l’IP del computer utilizzato per l’annuncio trappola, l’utenza telefonica dove veniva intavolata la trattativa e la postepay dove erano stati versati i soldi i Carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sulle odierne indagate nei cui confronti venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di truffa in concorso per la cui ipotesi di reato venivano denunciate.

Ora in onda:
________________












Ultime notizie