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Bando Periferie, l’assessore Marchi sull’emendamento approvato al Senato

L’assessore a Bilancio, Patrimonio pubblico e Partecipate del Comune di Reggio Emilia Daniele Marchi interviene in merito all’approvazione, avvenuta in Senato, dell’emendamento al Disegno di legge “Mille proroghe”, che congela fino al 2020 i fondi già stanziati con il Bando Periferie.

“Questo emendamento – dice l’assessore – non è letteralmente solo uno scippo di quei due miliardi già stanziati dai governi Renzi e Gentiloni a favore della riqualificazione delle periferie di oltre 120 comuni, senza distinzione di appartenenza politica; a quelle risorse vanno infatti aggiunti ulteriori 2 miliardi di investimenti privati generati da questi stessi progetti in zone fragili e con gravi problematiche, che in questo modo andrebbero persi.

A Reggio Emilia sono a rischio progetti importanti e fondamentali per tutta la città, quali la prosecuzione della riqualificazione dell’area delle ex Reggiane, la riapertura di viale Ramazzini e gli investimenti e i progetti di decine di associazioni della nostra città con il progetto del Riuso nel quartiere Santa Croce. Progetti per il quale il Bando Periferie prevedeva lo stanziamento di 18 milioni di euro e sui quali il Comune di Reggio Emilia e Stu Reggiane hanno già investito migliaia di euro di progettazione, ai quali si aggiungono gli investimenti dei privati coinvolti, per una cifra complessiva di circa 40 milioni di euro. Fermare tutto sarebbe una follia e, a questo stadio della progettazione – con gli esecutivi dei diversi progetti già pronti – con tutta probabilità un illecito amministrativo.

Il nostro auspicio è che la Camera, che sarà chiamata a dare la sua fiducia sul Ddl ‘Mille proroghe’ a settembre, eserciti la sua più ferma e determinata opposizione e rifiuti di approvare un simile emendamento, frutto di un rancore cieco e irresponsabile verso tutto quello che di buono è stato fatto, senza entrare nel merito delle questioni.

Ripeto, si tratta di uno scippo e di una vergogna al quale ci opporremo, noi insieme a tutti gli altri Comuni toccati da questa decisione scellerata, del tutto priva di fondamento”.

 

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