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Prima la deruba poi le alleggerisce il conto, denunciato

Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Cavriago, in merito all’identificazione del ladro che ha utilizzato un bancomat sottratto dall’interno di un’autovettura in sosta in un parcheggio di quel centro, il cui utilizzo ha raggiunto la cifra di circa 1.000 euro, hanno consentito di individuare l’autore in un noto pregiudicato di Reggio Emilia.

L’epilogo della vicenda è quindi culminato con la denuncia in stato di libertà che i carabinieri della stazione di Cavriago hanno inoltrato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia nei confronti di un 25enne reggiano noto, per via dei suoi precedenti, agli stessi carabinieri di Cavriago, in ordine ai reati di furto aggravato su autovettura e indebito utilizzo di carta bancomat. L’origine della vicenda risale al pomeriggio del 13 giugno scorso quando il ladro, all’epoca dei fatti ignoto, rubava, dall’interno di un’autovettura parcheggiata in un parcheggio di una piscina la borsa che una ragazza 25enne reggiana aveva lasciata incustodito all’interno del vano porta oggetto della sua auto. Documenti personali, una trentina di euro, un paio di occhiali da sole: questo il bottino del malvivente che ha poi rimpinguato con ulteriori 1.000 euro circa attraverso l’indebito utilizzo della carta bancomat della derubata. Oltre al furto pertanto la ragazza ha denunciato, come da lei successivamente appreso dall’estratto conto bancario, l’indebito utilizzo della carta bancomat posto in essere immediatamente dopo il furto per prelievi di contante pari a 1.000 euro prelevati dagli sportelli di una banca di Cavriago. La tecnologia, come accade spesso in questi casi, è venuta incontro alle indagini dei carabinieri di Cavriago che hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza della banca, analizzando i filmati negli orari del prelievo.

Una prima importante svolta alle indagini seguita dalle prove successivamente raccolte grazie alla perquisizione domiciliare che la Procura reggiana ha disposto concordando le risultanze investigative dei carabinieri di Cavriago. I filmati visionati dai militari negli orari degli indebiti prelievi ritraevano il volto di un ragazzo di Reggio Emilia immediatamente riconosciuto in quanto noto ai Carabinieri. La fedina penale “sporca” ha giocato quindi a sfavore del ladruncolo, cosa praticamente impossibile se l’uomo fosse stato incensurato. Una volta identificato il 25enne veniva “visitato” dagli stessi carabinieri che davano corso a una perquisizione domiciliare che portava i militari ad incastrare il ladruncolo. Oltre agli occhiali da sole rubati alla vittima i carabinieri rinvenivano e sequestravano gli indumenti indossati dal ragazzo durante i prelievi come documentato dai filmati della anca. Ulteriori riscontri quindi quelli acquisiti dagli zelanti carabinieri di Cavriago che hanno visto il giovane quindi essere denunciato alla Procura reggiana in ordine ai citati riferimenti normativi violati.

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