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Valorizzazione Musei del Duomo di Modena: convenzione approvata all’unanimità

“La cura del nostro sito Unesco passa attraverso una buona gestione, un’accurata conservazione e attività di valorizzazione, ma anche attraverso importanti azioni di miglioramento degli spazi, dell’accoglienza e della accessibilità ai visitatori”. Lo ha detto il vicesindaco e assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza nel Consiglio di giovedì 28 giugno, presentando la delibera approvata all’unanimità con la convenzione per la valorizzazione dei Musei del Duomo e per la conservazione degli immobili dell’amministrazione degli archivi notarili, che sarà poi firmata dal ministero della Giustizia. La stessa delibera comprende anche il contributo dalla legge 77/2006 sui siti Unesco, per il progetto “Nuove tecnologie per la conoscenza e la tutela del sito Unesco di Modena”.

In sintesi, ha sottolineato Cavazza, “l’operazione che proponiamo ha l’obiettivo di migliorare l’accoglienza e la diffusione della conoscenza del sito Unesco, a partire dalla predisposizione di spazi adeguati e strumenti tecnologicamente avanzati di comunicazione e coinvolgimento. Perché approvando la delibera e la convenzione potremo ampliare e riqualificare i Musei del Duomo. Un progetto al quale lavoriamo da tempo (è di giugno 2017 il protocollo di intesa che ha tracciato le prime basi) e che ha messo d’accordo Basilica Metropolitana e Ministero della Giustizia, grazie all’azione del Comune di Modena e ai finanziamenti di Unicredit Banca, Fondazione Cassa di risparmio di Modena e Ministero dei Beni Culturali”.

L’ampliamento dei Musei si otterrà utilizzando una porzione di immobile di proprietà degli Archivi Notarili ai quali, per consentire l’operazione, il Comune di Modena metterà a disposizione, come deposito alternativo, un immobile nell’area delle ex ferrovie provinciali. L’utilizzo degli spazi in un progetto di lungo respiro, per 20 anni con possibilità di rinnovi successivi, avverrà gratuitamente all’insegna della condivisione dell’obiettivo comune di valorizzazione del sito.

La ristrutturazione degli spazi e il riallestimento dei musei si farà grazie a 498.000 euro stanziati da Unicredit, 200.000 euro di Fondazione Cassa di risparmio di Modena, 140.000 euro del Ministero dei Beni Culturali. Con altri 200.000 euro Fondazione Cassa di Risparmio di Modena finanzierà l’adeguamento dell’edificio per il deposito degli archivi notarili. Le spese di mantenimento e di gestione degli spazi una volta ristrutturati e riallestiti saranno poi a carico di ciascun utilizzatore.

Il progetto di riallestimento degli spazi, illustrato nel dettaglio in commissione, prevede che i Musei del Duomo diventino sempre più il luogo dove raccontare la storia della Cattedrale e del sito Unesco, con installazioni multimediali e interattive, laboratori didattici, sale per mostre temporanee, sale tematiche, e comprende la riqualificazione del verde e del cortile che si affaccia su via Lanfranco.

“Andiamo verso un ulteriore salto di qualità del nostro sito Unesco, con un’operazione che porterà a una migliore accoglienza di turisti, visitatori e scuole”, ha concluso il vicesindaco dopo ricordato che i visitatori dei Musei del Duomo sono passati da 4.517 del 2008 a 10.305 del 2017 più circa 7 mila studenti che hanno frequentato le attività di Laboraduomo nell’anno scolastico 2017-2018 e che gli stessi Musei ora aprono in sintonia con gli altri tesori culturali del sito Unesco di piazza Grande tutti i giorni tranne il lunedì, e sono compresi nel biglietto Unico a 6 euro con Ghirlandina, Sale Storiche e Acetaia di Palazzo Comunale.

Intervenendo per il Pd prima dell’approvazione della delibera, Chiara Susanna Pacchioni ha sottolineato che “gli investimenti in cultura come questo sono utili per mantenere viva la memoria delle nostre radici ma allo stesso tempo producono un ritorno economico che si è già cominciato a vedere. Si tratta quindi di investimenti economici tanto impegnativi quanto opportuni perché Modena sia sempre più un centro di attrazione turistica: il legame tra cibo, tecnologia e cultura rappresenta un elemento distintivo dell’identità modenese e rappresenta un vantaggio competitivo da utilizzare con intelligenza e rispetto”.

SETTEMILA STUDENTI A LABORADUOMO

Il “Laboraduomo”, il laboratorio didattico del sito Unesco nei Musei del Duomo, con la fine dell’anno scolastico tira le somme su un periodo denso di attività.

Nel 2017 / ‘18 si sono svolti 294 incontri, mentre sono 225 le classi e ben 7 mila tra ragazzi e bambini gli studenti che hanno partecipato con entusiasmo al progetto didattico “A scuola con l’Unesco: il Duomo, la Torre e Piazza Grande raccontano…”

Si è trattato per lo più di scuole di Modena e provincia ma ne sono arrivate anche da altre province e da altre regioni.

Il progetto didattico è nato nel 2013 per accrescere la conoscenza e condivisione dei valori tutelati dall’Unesco e quella dell’eccezionale patrimonio storico artistico di Modena, con il sito monumentale di Cattedrale, Ghirlandina e piazza Grande dichiarato dall’Unesco nel 1997 Patrimonio dell’Umanità.

Il complesso, infatti, è un capolavoro dell’arte Romanica europea e offre un esempio significativo d’insediamento urbano legato ai valori della civiltà comunale.

I Musei civici, sede del Coordinamento Unesco, e i Musei del Duomo, inaugurati nel perimetro del sito Unesco con un protocollo d’intesa nel 2.000 in occasione del Giubileo, perseguono come obiettivi principali quelli di formare futuri cittadini orgogliosi del bene che sono chiamati a preservare e valorizzare per i cittadini di tutto il mondo presenti e futuri, e di sostenere i valori legati al dialogo tra le nazioni e alla convivenza pacifica che l’Unesco ha il compito di promuovere.

Il progetto “A scuola con l’Unesco”, che via via si è arricchito sempre di nuove proposte didattiche, è rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresa la scuola d’infanzia, ed è costituito da numerosi percorsi che affrontano contenuti diversi, con metodologie e modalità di realizzazione differenti: visite guidate, lezioni, giochi, animazioni, travestimenti, sperimentazione di tecniche antiche, che permettono riflessioni sulle idee e i pensieri degli uomini del Medioevo, e di capire l’organizzazione delle attività che si svolgevano in un cantiere di quel tempo, di conoscere i materiali e gli strumenti che venivano utilizzati. Sempre con un approccio e un’impostazione che prevede l’intervento attivo dei partecipanti.

Ogni percorso è corredato da schede e quaderni didattici che ogni classe può utilizzare per riprendere e rafforzare le esperienze e i contenuti trattati durante l’esperienza svolta durante la visita al sito Unesco.

Il progetto didattico, che raggiunge una buona percentuale di copertura dei costi, ha potuto giovarsi nei primi anni del sostegno di Unicredit (ora impegnata a sostenere il progetto di ampliamento e riqualificazione dei Musei del Duomo), e a partire da quest’anno ha due nuovi sostenitori: Piacere Modena e il Consorzio Zampone e Cotechino Modena Igp che hanno donato a “A scuola con l’Unesco” i proventi dell’iniziativa “Gusti.a.Mo la Solidarietà”, tenutasi a dicembre 2017 in piazza Roma con tema “Il cibo nell’arte e l’arte del cibo”. Cultura ed eccellenze agroalimentari modenesi si uniscono così per sostenere un importante progetto di valorizzazione del Sito Unesco di Modena.

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