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Il ritorno a Modena di Napoleone e Giuseppina Bonaparte

Militari e ufficiali di Stato Maggiore dell’Armata napoleonica, dame e civili della borghesia e della nobiltà modenesi che accolsero l’imperatore e re d’Italia a Palazzo Ducale, ribattezzato Palazzo nazionale. Saranno un centinaio, in uniformi e abiti d’epoca ricostruiti con attenzione filologica, a dar vita domenica 1 luglio a Modena a una giornata di rievocazione storica della visita di Napoleone e Giuseppina Bonaparte in città, con un salto nel tempo di oltre due secoli.

L’appuntamento, a cura dell’associazione culturale “Les Grognards de l’Armèe d’Italie” in collaborazione con Comune di Modena e Modenatur e grazie alla disponibilità dell’Accademia Militare si svolge tra Palazzo Comunale, che ospita il 30 giugno dalle 10.30 alle 18 nella Sala dei Passi perduti una piccola mostra visitabile gratuitamente di cimeli napoleonici da collezioni dell’associazione, e tra piazza Roma e Palazzo Ducale, visitabile con guide su prenotazione. Gli ultimi posti disponibili (ingresso e visita guidata 8 euro a persona, ridotto 6 euro da 6 a 12 anni, gratuito fino a 5 anni) sono prenotabili entro le 18 del 27 giugno allo Iat, Ufficio informazioni e accoglienza turistica del Comune di Modena, piazza Grande 14, tel. 059 2032660, info@visitmodena.it – prenotazioni www.modenatur.it).

L’iniziativa è stata presentata in conferenza stampa a Palazzo Comunale questa mattina, mercoledì 27 giugno, dal vicesindaco e assessore alla Cultura Gianpietro Cavazza con l’assessora a Promozione della città e Turismo Ludovica Carla Ferrari, e da Roberto Colla, presidente dell’associazione “Les Grognards de l’Armèe d’Italie”, con la partecipazione anche del Tenente Colonnello Bruno Billi, capo della Segreteria particolare del Generale Comandante dell’Accademia Militare.

Il programma, che rievoca la giornata del 25 giugno 1805 quando Bonaparte e consorte, lei per prima accompagnata dagli Ussari sotto una pioggia battente, entrarono a Modena dopo l’incoronazione a Re d’Italia a Milano, prevede alla mattina alle 9.15 lo schieramento delle truppe in piazza Roma, alle 9.30 e alle 9.45 l’arrivo in piazza Roma della carrozza di Giuseppina e di quella di Napoleone, quindi la presentazione degli onori militari e il passaggio in rassegna delle truppe. Durante la giornata si susseguiranno in piazza Roma ricostruzioni di manovre militari e parata di truppe per il pubblico, oltre a iniziative rivolte anche ai bambini. Alle 17.45 Napoleone e Giuseppina passano un’ultima volta in rassegna i loro soldati, quindi salgono in carrozza e lasciano la città, mentre alle 18 ha inizio in piazza il gran ballo a cura del Battaglione Estense, che dura fino alle 18.30.

Gli eventi in piazza Roma sono aperti al pubblico liberamente.

Il Palazzo Ducale, sede dell’Accademia Militare a cui va il ringraziamento degli organizzatori e dell’Amministrazione, è invece visitabile solo prenotando entro le 18 del 27 giugno. Sono disponibili cinque turni di visita: alle 10, 11, 14, 15 e 16.

Lungo il percorso di visita guidata al Palazzo Ducale si potrà assistere a rappresentazioni di scene del tempo come ricostruzioni di udienze, scene di vita quotidiana di palazzo e la ricostruzione di una riunione dello Stato Maggiore.

Per sabato 30 giugno alle 15 è prenotabile (fino alle 12 del 28 giugno) una visita guidata in centro storico in collaborazione con l’associazione Arianna dedicata a Modena ai tempi di Napoleone (costo 8 euro info e prenotazioni info@visitmodena.it).

L’associazione “Les Grognards de l’Armèe d’Italie”, protagonista specializzata della ricostruzione storica, deve il suo nome all’appellativo con cui venivano chiamati i granatieri dell’armata napoleonica in Italia. Per il fatto di essere rappresentanti della vecchia guardia, erano infatti soprannominati “i vecchi brontoloni”, traduzione del termine francese “grognards”.

ENTRÒ ALLA SERA DA PORTA BOLOGNA

La visita a Modena di Napoleone Bonaparte, che si rievoca in piazza Roma e a Palazzo Ducale nel prossimo weekend di sabato 30 giugno e domenica 1 luglio, si svolse il 25 e 26 giugno 1805. In quello stesso anno Napoleone Bonaparte e Giuseppina Beauharnais furono incoronati imperatore e imperatrice della Francia, poi a Milano Napoleone venne incoronato re d’Italia.

Decise quindi di fare un viaggio sui territori italiani del nuovo regno e il 21 giugno partì da Mantova, giungendo alle 10 a Carpi dove, durante l’accoglienza della guardia nazionale e delle autorità, fu effettuato il cambio dei cavalli della carrozza.

Da lì Napoleone andò a Bologna e vi rimase per quattro giorni, prima di ripartire il 25 giugno per Modena, dove arrivò in serata, alle 19.15. Il corteo, passando sotto un arco di trionfo allestito per l’occasione che era stato rovinato da un violento temporale, entrò in città transitando per Porta Bologna preceduto dalla guardia imperiale francese e dalla guardia modenese (dalla Cronaca dell’abate Rovatti, conservata nell’Archivio storico del Comune di Modena, si possono desumere le uniformi del reparto locale, la bandiera fatta per l’occasione e il disegno dell’arco di trionfo). Napoleone, acclamato e accolto con suono di campane e salve di cannone, ricevette quindi le autorità nel gran salone del Palazzo Nazionale, così era stato ribattezzato il Palazzo Ducale, dove era stato allestito un trono.

Il Vescovo, intervenuto con tutto il Capitolo, l’aveva salutato (come si legge in uno scritto sul tema di Tommaso Sandonnini del 1921) successore ed emulo di Carlo Magno, invocando dall’imperatore la stessa protezione per la Chiesa.

L’udienza era riservata alle sole autorità, ma dato il gran numero di persone che affollavano l’anticamera (scrive sempre il Sandonnini), Napoleone vi si recò e chiedeva cortesemente a tutti se avessero qualche rimostranza da presentare.

Nella città illuminata campeggiavano gli stemmi del nuovo Regno e a teatro si svolse una rappresentazione, a cui Napoleone rinunciò per la stanchezza e il pesante programma del giorno dopo.

Il 26 giugno, infatti, alle 4.30 del mattino passò in rassegna le truppe schierate nei prati fuori porta S. Agostino, per poi assistere alle evoluzioni e alla rivista generale.

Dopo la sfilata, alle 10, si ritirò Palazzo per occuparsi di amministrazione.

Nel primo pomeriggio visitò la Scuola Militare, costituita nel 1797 da Leonardo Salimbeni per formare ufficiali di artiglieria e genio della Repubblica Cisalpina.

Alle 15.30 il corteo e la carrozza imperiale attraversarono nuovamente la città con i Bonaparte diretti a Reggio Emilia, lasciando Modena dove Napoleone non sarebbe più tornato.

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(foto, da sinistra: il Tenente Colonnello Bruno Billi, Capo Segreteria Particolare del Generale Comandante dell’Accademia Militare Ludovica Carla Ferrari, assessora a Promozione della città e turismo; Roberto Colla, presidente, e Ferdinando Ghirardi dell’associazione “Les Grognards de l’Armèe d’Italie”; Gianpietro Cavazza, vicesindaco di Modena e assessore alla Cultura)

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