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3 consigli per scegliere la facoltà perfetta dopo il diploma

Quando arriva l’ultimo anno di scuole superiori la domanda che assilla gli studenti è “cosa farai dopo?”.

Molti sembrano avere il destino in tasca: sognano da una vita di fare il medico, l’ingegnere, l’avvocato, l’insegnante e quindi vanno a colpo sicuro, dritti verso la facoltà da sempre immaginata.

Alcuni sono più titubanti: c’è chi cerca di seguire le orme di qualcuno in famiglia, chi cerca una facoltà “facile” così intanto si prende la laurea e poi vedrà o con lo stesso ragionamento ma con una facoltà “di peso” cioè con un buon nome, chi si studia il mercato del lavoro e chi fa i conti con i propri limiti (tipo “vorrei fare il medico ma vado malissimo in matematica e biochimica quindi non credo nemmeno passerei i test”).

Cosa penseresti se ti dicessimo che tutti questi approcci sono sbagliati?

Molti sono gli strumenti di orientamento messi a disposizione da scuole ed università come quelli dell’Università Telematica Unicusano

Noi vogliamo darti 3 preziosi consigli chiave che devi seguire, 3 step uno dopo l’altro che possono aiutarti a scegliere la facoltà giusta.

  1. Comprendi il mercato

Non sbagliavamo quando poco fa abbiamo detto che studiare il mercato del lavoro è un’azione errata, perché tutti fanno il ragionamento semplicistico “oggi il mercato richiede infermieri/programmatori/qualsiasi altra cosa allora mi laureo in quello”. Comprendere il mercato è un’altra cosa.

I giovani non fanno i conti con il fatto che oggi mutamenti sociali, economici e tecnologici avvengono nello spazio di un paio di anni e quindi a volte quando si fa un percorso di studi completo, in 5 anni le cose possono essere molto diverse che adesso.

Questo non significa ovviamente che la domanda di certi lavori calerà improvvisamente ma se quest’anno stanno assumendo 10.000 esperti di ingegneria nucleare, tra 5 anni tu sarai fuori da quei 10.000 e quindi non ci sarà quell’automatismo che ti aspettavi. E se nell’aspettarti questo automatismo hai studiato qualcosa che nemmeno ti appassiona tanto allora ti troverai molto demotivato.

Devi comprendere quindi che oggi la chiave è formarsi costantemente e rimanere flessibili. Non c’è la laurea che ti dà il lavoro chiavi in mano.

  1. Capisci le tue passioni

Per formarti costantemente e rimanere aperto e flessibili devi scegliere qualcosa che ti stimoli non qualcosa che ti dà una noia mortale. Una tecnica utile per capire cosa ci interessa di più è quella di disegnare tre cerchi che si intersecano in uno scrivi quello che veramente ami, in un altro quello che sei bravo a fare (anche secondo ciò che ti dicono gli altri) in un altro invece ciò che ha richiesta e valore.

Ad esempio, se sei appassionato di calcio, le persone ti dicono che sei bravo ad ascoltare e ad aiutare e sai che i medici hanno molto valore sul mercato, dovrai trovare qualcosa che ha che fare con tutte e tre. L’intersezione qui potrebbe essere studiare medicina per diventare medico sportivo!

  1. Capisci i tuoi limiti veri ed i tuoi limiti mentali

Se sei disposto a lottare per ottenere ciò che vuoi niente dovrebbe spaventarti. Se dopo aver fatto l’esercizio di prima e l’idea di fare il medico sportivo ti stimola ma dopo qualche minuto pensi subito “eh ma io ho fatto il classico ed avevo 6 in matematica con molta fatica, come passo i test di ingresso” allora sappi che sarai sempre vittima di pensieri limitanti.

Se vuoi partecipare attivamente alla costruzione del tuo futuro allora dovrai lavorare il doppio dei tuoi futuri colleghi e spianarti la strada per limare le tue lacune. Per quanto possa sembrare terribile, con il giusto metodo, un buon insegnante (o corso), tempo e disciplina tutto si può imparare. Anche quella materia in cui avevi 6.

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