Truffe online: i consigli della Polizia di Stato



    Nei primi mesi dell’anno 2018 la Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia ha proceduto all’esecuzione di due perquisizioni a carico di altrettanti soggetti sospettati di avere partecipato alla commissione di altrettante truffe on line.

    Nel primo caso, il soggetto denunciato è un italiano domiciliato in città, autorizzato ad operare su un conto corrente su cui era stato accreditato l’anticipo per un acquisto di un’autovettura la cui inserzione di vendita era pubblicizzata su un noto portale internet. L’autovettura, però, non esisteva e la consegna del mezzo non è mai avvenuta, nonostante il pagamento effettuato; da qui la denuncia della parte lesa e le indagini della Squadra Mobile che hanno consentito di risalire al responsabile.

    Nel secondo caso, invece, le indagini consentivano di individuare un soggetto, appartenente alla comunità “Sinti” domiciliato in provincia, sul cui conto, all’esito di alcune operazioni, erano confluite le somme pagate da un ignaro acquirente per l’acquisto di amplificatori stereo. Anche in questo caso l’inserzione pubblicitaria era stata pubblicata su un noto portale internet ma a pagamento avvenuto, nulla è stato recapitato all’acquirente.

    I due casi sopracitati sono esemplificativi di una modalità delinquenziale in crescita anche nel reggiano.

    Occorre evidenziare, però, che è possibile utilizzare alcuni accorgimenti per potere scongiurare i rischi di acquisti effettuati a distanza quali sono, per definizione, quelli “on line”.

    Anzitutto è bene informare che ci sono siti che consentono il pagamento direttamente al momento della consegna del bene.

    Vi sono, poi, specifiche accortezze che ciascun acquirente può adottare:

    1) La verifica dell’affidabilità del venditore. I maggiori siti di vendita on line, infatti, assicurano un “rating” (gradimento), con tanto di recensioni dei clienti e dei venditori. Un elevato “rating” può essere fonte di garanzia ma, per maggiore sicurezza, occorre verificare, anche, il numero delle recensioni e, soprattutto, da chi siano state fatte; è noto, infatti, che i soggetti dediti alle truffe on line costruiscono appositi profili civetta ai quali, poi, assegnano numerose recensioni positive attraverso altri profili appositamente creati. È consigliabile, quindi, verificare che il “rating” del venditore sia frutto di recensioni effettate da numerosi clienti nel corso di un arco temporale particolarmente lungo e, infine, verificare anche i profili di chi ha effettuato la recensione; la costruzione di un profilo “finto”, infatti, implica che le recensioni fittizie possano, magari, essere numerose ma, di regola, sono effettuate in un brevissimo arco temporale e, generalmente, da un ristretto numero di soggetti che, a loro volta, non vantano una “storia” rilevante di recensioni (perché tutte positive, effettuate a beneficio di pochissimi profili ed in un arco temporale particolarmente ristretto).

    2) Cercare il contatto diretto via telefono con il venditore e, soprattutto, inoltrare allo stesso richieste tecniche sul prodotto che postulano una professionalità che un truffatore, di regola, non ha.

    3) Un terzo strumento di difesa, poi, è offerto dallo stesso WEB. Sui principali motori di ricerca, infatti, vengono spesso indicati, da precedenti vittime, i profili di truffatori o le modalità delle truffe; è un modo per informare altre potenziali vittime prima che possano cadere anche loro in errore.