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“TARI, dati parziali e incompleti”: il Comune di Maranello interviene sui risultati dell’indagine di Confcommercio

“Dati parziali e incompleti”. Così l’amministrazione comunale di Maranello commenta i risultati dell’indagine dall’ufficio studi di Confcommercio Modena sulla TARI, la tassa sui rifiuti applicata alle attività commerciali e produttive. “Non è corretto sostenere che a Maranello si applicano le tariffe più alte, perché molti bar, ristoranti e ortofrutta usufruiscono degli sconti previsti per chi effettua la raccolta differenziata. Al contrario, in questi anni a Maranello il costo del servizio rifiuti si è ridotto di oltre 250.000 euro. C’è una questione di metodo che è importante sottolineare”, prosegue l’amministrazione.

“Nel confronto sono stati presi in esame soltanto sette comuni nella provincia di Modena, su un totale di 47, e sono stati esclusi comuni del distretto ceramico con regolamenti omogenei: tra questi Maranello non è il comune con le tariffe più alte, né sul domestico né sul non domestico. Un livello più approfondito di analisi restituisce una fotografia diversa soprattutto se si confrontano aree omogenee con regolamenti omogenei. E’ un approccio molto parziale che non tiene conto della costruzione globale della TARI, un equilibrio che deve tenere in considerazione e assieme le esigenze delle famiglie con quelle delle attività commerciali. L’indagine, che riporta i dati del 2017, non evidenzia un altro fatto: a Maranello la TARI è ferma dal 2014, nel 2016 c’è stata una riduzione e lo scorso anno è aumentata la scontistica per chi sceglie la differenziata. Inoltre, l’indagine tiene conto delle tariffe ordinarie e non delle scontistiche applicate dal Comune per chi fa la raccolta differenziata e che in molti casi riducono sensibilmente l’importo della tariffa. In particolare, la tariffa del 2018 prevede la riduzione del 33% per le utenze non domestiche che effettuano la raccolta differenziata, una scelta che viene effettuata da gran parte dei ristoranti (che pagano 12 euro al mq anziché 20), da circa un terzo dei bar (8 euro al mq anziché 14) e da quasi tutti gli ortofrutta (14 euro al mq anziché 24). Alla luce di questi dati, non è corretto sostenere che a Maranello si applicano le tariffe più alte. Si tratta di scelte precise dell’amministrazione comunale che intende continuare ad incentivare la raccolta differenziata sul territorio, che ormai ha superato il 67%, non solo con le scontistiche ma anche con progetti come il porta a porta nelle zone industriali, da poco avviato. Nella tariffazione, inoltre, si è cercato di mantenere un equilibrio tra utenze domestiche e commerciali, al punto che nel distretto (e anche questo l’indagine non lo dice) i cittadini di Maranello sono quelli che pagano meno come utenze domestiche dopo Fiorano. Infine, rispetto alla questione Atersir (l’agenzia regionale che approva i bilanci economico-finanziari relativi al servizio rifiuti) ricordiamo che il ricorso è stato gestito in modo coordinato dai quattro comuni del distretto ceramico che hanno avuto il Comune di Maranello come coordinatore delle politiche sui rifiuti nei confronti di Hera ed Atersir. Il lavoro di controllo dei piani economico-finanziari effettuato negli ultimi anni ha comportato una riduzione dei costi del servizio in tutti i comuni del distretto: per esempio a Maranello il costo del servizio rifiuti si è ridotto di oltre 250.000 euro (-8,4%) dal 2014 ad oggi”.

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