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Scuole superiori reggiane, il prossimo anno 200 iscritti in più

Si sono chiuse le iscrizioni alle scuole superiori della provincia di Reggio Emilia per il prossimo anno scolastico 2018/2019 e, alla chiusura delle operazioni online, sono 4.680 le iscrizioni effettivamente pervenute, di cui 4.630 alle scuole statali e 50 alle scuole paritarie, pari al 91% circa degli alunni delle terze medie, che quest’anno sono 5.129, 158 in più rispetto all’anno scorso.

Riguardo alla distribuzione percentuale degli iscritti tra licei, istituti tecnici ed istituti professionali, questa ricalca i valori dell’anno precedente, con il 41,4% dei ragazzi che ha scelto un indirizzo liceale (41,5% l’anno scorso), il 34% un indirizzo dell’istruzione tecnica (34,1% l’anno scorso) e il 24,6% un indirizzo professionale (24,4% l’anno scorso).

Le scuole. Poiché il totale complessivo degli iscritti è di circa 200 ragazzi in più rispetto allo scorso anno, sono veramente poche le scuole che presentano un calo. A Reggio Emilia sono il liceo Canossa (-49), l’istituto Scaruffi-Levi-Città del Tricolore (-26) e il Secchi (-16). Particolare preferenza è stata data all’istituto Nobili (+95), al liceo Moro (+62), al liceo Ariosto-Spallanzani (+32) e al liceo Chierici (+24). Sostanzialmente stabili sono gli istituti Zanelli (+5), Pascal (+12), Filippo Re (+13), Galvani-Iodi (+9) e Motti (+8).

Poche variazioni di rilievo rispetto all’anno scorso nei poli scolastici distrettuali. A Castelnovo Monti cresce leggermente il numero di iscritti sia all’istituto Mandela (+15), mentre il Cattaneo risulta stabile (+1). In lieve aumento il Gobetti di Scandiano (+7). Più consistente l’aumento per il D’Arzo di Montecchio (+32). A Guastalla il Russell è sostanzialmente stabile (+4 ), mentre il Carrara cala (-21). Nel distretto di Correggio il liceo Corso (+12) e il Convitto Corso (+20) registrano un aumento degli iscritti, mentre l’Einaudi (-8) cala.

Alcune tendenze. Osservando nel dettaglio l’andamento delle iscrizioni per indirizzo di studio (licei, tecnici o professionali), è possibile rilevare alcune specifiche tendenze. Per quanto riguarda i licei, analogamente allo scorso anno l’aumento più consistente riguarda il liceo scientifico (+75 iscritti); molto bene anche il liceo scientifico ad opzione scienze applicate (+24), il liceo artistico (+25) e il liceo classico (+16). Tiene il liceo coreutico (+1), mentre risultano in calo il liceo delle scienze umane (-10), il liceo delle scienze umane ad opzione economico sociale (-25) e il liceo linguistico (-58). Le nuove sezioni di liceo scientifico ad indirizzo sportivo del liceo Ariosto-Spallanzani e di liceo scientifico ad opzione scienze applicate quadriennale dell’istituto Zanelli si attiveranno rispettivamente con 25 e 19 iscritti.

Sul versante degli istituti tecnici si registra quest’anno una significativa crescita degli indirizzi meccanico (+85) ed elettronico (+38). Crescono leggermente grafico (+6), informatico (+9), chimico (+1) e turistico (+8). Sono in calo gli indirizzi economico (-33), costruzioni (-17), moda (-2) e agrario (-19).

Infine, negli istituti professionali calano leggermente soltanto l’indirizzo servizi per la sanità (-17), agricoltura (-9) e industria e artigianato grafico (-8), mentre tutti gli altri aumentano: industria e artigianato moda (+26), servizi commerciali (+25), enogastronomia (+22), ottico e odontotecnico (+16) e manutenzione e assistenza tecnica (+7). Purtroppo non verrà attivato il nuovo indirizzo professionale di gestione delle acque e risanamento ambientale presso l’istituto Secchi, che ha avuto soltanto un iscritto.

“La scelta che gli studenti reggiani hanno fatto – dichiara la vicepresidente della Provincia con delega all’Istruzione Ilenia Malavasi – comporta una distribuzione più omogenea rispetto al dato nazionale. Mentre in Italia il 55,3% sceglie un indirizzo liceale, il 30,7 % un tecnico e il 14% un professionale, nella nostra provincia la forbice è meno evidente, in quanto il liceo viene scelto dal 41,4% degli studenti, l’area tecnica del 34%, il professionale dal 24,6%.

Tra gli indirizzi liceali, a Reggio crescono il classico, l’artistico e soprattutto lo scientifico, sia tradizionale sia ad opzione scienze applicate, che anche a livello nazionale resta in testa alle preferenze. Cala invece il liceo linguistico dopo anni di continua crescita. Nei tecnici – prosegue Malavasi – da noi, come sul territorio nazionale, il settore tecnologico è quello che attrae maggiormente, con gli indirizzi meccanico ed elettronico in forte crescita. Gli indirizzi professionali, in calo a livello nazionale, a Reggio Emilia sono al contrario tutti in crescita con l’eccezione dei servizi socio-sanitari, dei servizi per l’agricoltura e del settore grafico.”

 

 

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