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Incendio a Magreta di Formigine: gli esiti delle analisi di Arpae

Come noto Arpae Modena è intervenuta giovedì 8 febbraio 2018 a Magreta di Formigine, presso lo stabile di via Poggi, nel quale era divampato un incendio (a fuoco un cumulo di pneumatici e rifiuti vari). L’Agenzia ha effettuato i campionamenti dell’aria e gli esiti hanno evidenziato un impatto sulla qualità dell’aria nel complesso contenuto, sia per l’estensione limitata dell’incendio, sia per le capacità diffusive dell’atmosfera che hanno favorito la dispersione degli inquinanti prodotti dalla combustione.

 

Sono state condotte misurazioni puntuali di monossido di carbonio (CO), acido cianidrico (HCN) e Composti organici volatili (COV) nell’immediatezza dell’evento, in prossimità dell’edificio residenziale e nelle aree sotto vento. I valori rilevati sono risultati molto contenuti o inferiori al limite di rilevabilità delle specifiche misurazioni, quindi al di sotto anche dei livelli di riferimento previsti in ambito ambientale e/o sanitario.

Sono stati inoltre effettuati campioni istantanei di aria prelevati con sacca di nalophan, durante le operazioni di smassatura dei materiali incendiati e campionamenti passivi di media durata, dall’8 al 12 febbraio 2018.

I campionamenti istantanei hanno mostrato valori di COV totali (83,57 µg/m3) più elevati in prossimità del cumulo incendiato (nella foto, P1) e più contenuti (51,60 µg/m3) in vicinanza delle abitazioni (P2), con l’eccezione delle concentrazioni di Benzene e Toluene risultate simili.
I valori istantanei di Benzene (7,29 e 7,20 µg/m3) sono risultati di poco superiori a quello di riferimento (5 µg/m3), definito però sulla media annuale dalla normativa italiana; il confronto, pertanto, è solo indicativo in quanto riferito a periodi di campionamento molto diversi tra loro (pochi minuti, per i campioni prelevati con sacche di nalophan e valore medio su 1 anno per il limite fissato dalla normativa); tali valori sono poi rapidamente diminuiti, come dimostrano i dati medi rilevati con i campionatori passivi.
Il monitoraggio con campionatori passivi, riferito alla giornata potenzialmente più critica (dall’8 al 9 febbraio), ha mostrato livelli contenuti di composti organici volatili (benzene, toluene, etilbenzene, xileni), con valori più elevati nel punto P3. Le concentrazioni sono poi diminuite nei giorni successivi e i livelli dei singoli composti sono risultati dello stesso ordine di grandezza di quelli misurati nella stazione della Rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria di Giardini a Modena.

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