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Spi/Cgil e Federconsumatori Modena invitano all’iniziativa di mercoledì ‘Sanità bene comune’

E’ promosso dalla Cgil di Modena, dal sindacato pensionati Spi/Cgil e da Federconsumatori, insieme a Auser e Ires-Istituto Ricerche Economiche e Sociali, l’iniziativa “Sanità bene comune” di mercoledì 21 febbraio.
L’iniziativa è prevista la mattina a partire dalle ore 9 presso la sede della Cgil di Modena (piazza Cittadella 36 –  sala “9 Gennaio 1950”).
Introduce i lavori Maurizio Guidotto presidente di Federconsumatori, intervengono Davide Dazzi ricercatore Ires Emilia Romagna, Patrizia Palmieri della segreteria Spi/Cgil di Modena, Alfredo Sgarbi segretario Spi/Cgil Modena, Massimo Annichiarico direttore Ausl Modena e Alberto Bellelli co-presidente Conferenza territoriale socio-sanitaria e Anci regionale. Le conclusioni sono affidate a Tamara Calzolari della segreteria Cgil Modena.

Saranno presentati nel corso della mattinata i risultati di 2 indagini sul gradimento dei servizi sanitari locali, in base ai risultati dell’indagine provinciale Spi/Cgil e di quella regionale di Federconsumatori in collaborazione con Ires.
Da queste indagini emerge l’aumento della spesa privata in sanità e la preoccupazione dei cittadini modenesi rispetto alla sostenibilità di tale spesa in futuro, soprattutto per chi si trova in condizioni reddituali e lavorative precarie. Tra i cittadini che hanno dichiarato di aver aumentato la spesa privata in sanità il 78% è stato indotto dai tempi di attesa elevati della sanità pubblica, e circa il 21% dalla competitività dei costi rispetto al sistema pubblico.
Interessanti anche i dati rispetto alla copertura della sanità integrativa che spesso non dà risposte proprio a chi è in condizioni reddituali più fragili. Positiva comunque la percezione del sistema sanitario modenese da parte dei cittadini, pur con giudizi differenziati. Gradimento è espresso soprattutto per quanto riguardo il livello di professionalità degli operatori e per il livello della strumentazione tecnologica, mentre ancora negativo rimane, ad esempio, il giudizio sulle liste di attesa. Differenziato anche il giudizio in base ai distretti, con l’Area Nord e la zona del Frignano dove i cittadini sono molto più critici.
Questi e altri aspetti saranno presentati il 21 febbraio nel confronto con i rappresentanti delle istituzioni e dell’Azienda sanitaria. Per i promotori dell’iniziativa rimane fondamentale la garanzia della qualità del sistema sanitario che deve continuare a dare risposte a tutti i cittadini. Questo è un tema fondamentale che si pone al centro della campagna elettorale insieme alla preoccupazione per i tagli al servizio sanitario nazionale che rischiano di comprometterne la garanzia di universalità.

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