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Reggio Emilia: furto di energia elettrica e serie di taccheggi sventati ieri in città

Ieri all’ora di pranzo la Polizia di Stato di Reggio Emilia interveniva in via Mafalda di Savoia poiché il richiedente l’intervento, un tecnico delegato dall’amministratore condominiale per effettuare uno studio sui consumi per l’anno 2017, mentre si accingeva ad espletare l’operazione in questione, aveva notato la presunta manomissione di un contatore. Nel pomeriggio, su richiesta, interveniva un tecnico elettricista accertando che da uno dei contatori, associato ad un interno del primo piano, vi era una derivazione abusiva di fili che portavano ad un altro contatore condominiale, associato all’appartamento occupato da una donna straniera, con conseguente furto di energia elettrica.

Poco più tardi intervento presso il supermercato di via Morandi per un “taccheggio” posto in essere da tre minori. Si trattava di tre ragazze nigeriane tutte del 2003. Gli operatori della Squadra Volante della Questura di Reggio Emilia accertavano, tramite quanto riferito dall’addetto alla sicurezza, che verso le ore 12.45 le tre minori, con zaini e borse al seguito, si erano dirette verso il reparto hi-tech dove una delle tre apriva forzosamente un involucro contenente un amplificatore wireless per poi riporlo in uno degli zaini a loro in uso. L’involucro vuoto veniva quindi lasciato sullo scaffale. Le tre si erano quindi spostate nel reparto alimentari prelevando altra merce dagli scaffali ed occultandola sempre negli zaini. All’uscita, le stesse pagavano un cioccolatino del valore di euro 1, superando la barriera delle casse self service senza pagare nient’altro. In quel momento le ragazze venivano fermate dalla guardia giurata che non le aveva mai perse di vista durante la loro permanenza all’interno del supermercato. Al momento dell’arrivo degli agenti della Squadra Volante della Questura di Reggio Emilia, l’addetto alla sicurezza si faceva riconsegnare la merce occultata che ammontava a un valore totale di euro 67,75 e che all’esito dell’intervento veniva rimessa in disponibilità dell’avente diritto. Gli agenti tuttavia capivano che il “colpo” tentato dalle adolescenti non era stato l’unico della mattinata. All’interno dei rispettivi zaini gli agenti rinveniva infatti ulteriore merce di provenienza furtiva. Precisamente, erano presenti prodotti quali trucchi e vestiti provenienti da altri esercizi commerciali zona via Gramsci per un valore di ben 450 euro. Si provvedeva quindi a contattare i responsabili dei rispettivi negozi, i quali confermavano l’ammanco e pertanto gli agenti procedevano alla restituzione della merce. Le minori venivano quindi denunciate per i reati di furto aggravato e ricettazione in concorso e venivano riconsegnate ai ispettivi genitori.

Intorno alle 19 altro intervento presso il supermercato di viale Regina Elena per un “taccheggio” posto in essere da una cittadina reggiana di 46 anni e da un cittadino indiano di anni 35. Sul posto, gli agenti prendevano contatti con l’addetto alla sicurezza il quale riferiva che al momento dell’attraversamento delle casse, i due pagavano solamente tre articoli per un valore di 3,12 euro, mentre gli stessi avevano precedentemente occultato altra merce: precisamente 4 lattine di birra e una confezione di carne presenti nella borsa della donna e nel giaccone dell’uomo. Venivano pertanto fermati dall’addetto alla sicurezza e alla presenza degli operatori intervenuti la merce veniva restituita al titolare dell’esercizio commerciale. I due soggetti venivano pertanto denunciati per furto aggravato in concorso.

Alle 20.30 gli agenti intervenivano nuovamente presso il supermercato di viale Morandi per la segnalazione di un ulteriore furto. L’addetto all’antitaccheggio dell’esercizio commerciale riferiva agli agenti intervenuti che notava un soggetto aggirarsi con fare sospetto tra le corsie e proprio questo lo faceva propendere per seguirlo. In particolare, lo notava mentre occultava nel proprio zaino un altoparlante wireless del valore di 114 euro e al momento del pagamento, acquistava regolarmente solamente un prodotto per la manutenzione di biciclette. Gli agenti intervenuti identificavano il malfattore per un cittadino di appena 18 anni di origini baresi, il quale veniva quindi denunciato per il reato di furto aggravato e la merce veniva riconsegnata dagli agenti al titolare.

 

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