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L’Alma Mater incontra Yolanda Moran Isais, la madre-attivista che lotta per i desaparecidos in Messico

Lunedì 5 febbraio, l’Università di Bologna accoglie Yolanda Moran Isais, madre-attivista che lotta per il riconoscimento dei diritti dei più di 30mila desaparecidos in Messico. L’appuntamento – intitolato “Il Messico scomparso” e promosso da Libera con il patrocinio dell’Alma Mater – è in programma alle 15 nella Sala delle Armi della Scuola di Giurisprudenza (Via Zamboni, 25 – Bologna).

 

Yolanda Moran Isais è la madre di Dan Jeremeel Fernández Morán. Il 19 dicembre 2008, all’età di 34 anni, Dan scomparve mentre si trovava a Torreón, nello stato di Coahuila. Pochi giorni più tardi, il 4 gennaio 2009, fu ritrovata la sua auto: alla guida c’era il tenente militare Ubaldo Gómez Fuentes. Il militare venne arrestato. Il 25 marzo 2010 altri due esponenti dell’esercito coinvolti nella sparizione furono fermati. Poco più tardi, però, i tre militari furono trovati morti in carcere.

Dopo essere stata costretta, per motivi di sicurezza, a lasciare lo stato di Coahuila, Yolanda Moran Isais è diventata coordinatrice di Fundem (Fuerzas Unidas por Nuestros Desaparecidos en México), un movimento civile nato dalle madri dei ragazzi desaparecidos.

Il registro nazionale messicano delle persone disperse elenca 33.482 desaparecidos, ma non mancano conteggi alternativi, stilati da organizzazioni della società civile, che fanno salire fino a centomila il numero degli scomparsi.

Nel diritto internazionale si parla di “sparizione forzata” quando un sequestro di persona viene commesso da rappresentanti dello Stato o comunque con l’autorizzazione o l’acquiescenza delle istituzioni. Nel novembre dello scorso anno, il presidente messicano Enrique Peña Nieto ha promulgato una legge contro la sparizione forzata che punisce duramente i funzionari pubblici giudicati colpevoli di questo crimine e prevede la nascita di una commissione con il compito di localizzare i dispersi.

All’Università di Bologna, Yolanda racconterà la sua storia e quella della sua associazione. L’incontro sarà introdotto da Stefania Pellegrini, docente Unibo del corso Mafie e antimafia.

A dialogare con Yolanda Moran Isais ci sarà Fabio Cantoni, classe 1990, laureato Unibo in Scienze Storiche e Orientalistiche con una tesi dedicata alla macchina repressiva sovranazionale creata dalle dittature militari e civico-militari sudamericane. Fabio è anche membro di “Ombre sulla Repubblica”, associazione di studenti medi e universitari nata a Bologna nel 2015 per riportare nei luoghi di formazione la memoria degli eventi drammatici che hanno segnato la storia repubblicana del secondo dopoguerra.

L’incontro sarà così anche un momento di dialogo inter-generazionale fra ricerca e testimonianza, fra verità e coraggio.

La traduzione simultanea è a cura di Ricardo Humberto Barreto Donayre, dottore magistrale in Lingue e Letterature Europee e Americane presso l’Università degli Studi di Firenze, che si è gentilmente offerto di collaborare all’iniziativa.

 

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