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Giorno della Memoria: a Modena incontri, film, reading e musica

Incontri, lezioni, film, musica, reading, conversazioni, salmi e preghiere, formazione per docenti e iniziative con le scuole. Il Giorno della Memoria di sabato 27 gennaio, anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz, si celebra a Modena da martedì 23 gennaio fino a domenica 4 febbraio con iniziative diverse riunite in un unico calendario a cura di Comune di Modena – Comitato permanente per la memoria e le celebrazioni e Provincia di Modena.

Il programma, realizzato grazie alla collaborazione di Istituti e associazioni del territorio, è stato presentato ai giornalisti venerdì 19 gennaio da Gianpietro Cavazza, vicesindaco e assessore alla Cultura, Fausto Ciuffi; direttore della Fondazione Villa Emma, e Giuliano Albarani, presidente dell’Istituto storico.

“La tematica affrontata nel 2018 dopo aver indagato negli scorsi anni Francia e Germania, è incentrata – hanno spiegato gli organizzatori – sul territorio russo-sovietico, affrontato nell’arco di un tempo lungo per tentare di comprendere il recente emergere di sentimenti antisemiti, la sopravvivenza di tradizioni popolari antigiudaiche e l’apparire di forme di antisemitismo intellettualmente più articolate nello spazio post-sovietico”. Alla questione è dedicata una serie di iniziative dalla formazione per docenti a proiezioni di film (www.comune.modena.it/cultura).

Le iniziative per il Giorno della Memoria incominciano martedì 23 gennaio alle 21 al Forum Monzani di via Aristotele con lo spettacolo di Ologramma “Nei giardini che nessuno sa”, rievocazione con musiche e parole delle vicende della Casa dell’orfano di Varsavia, della Maison d’Izieu in Francia e di Villa Emma di Nonantola, con testo teatrale e regia scenica di Carlo Stanzani e direzione di Roberta Frison (ingresso libero fino a esaurimento posti, www.istituto-meme.it).

Mercoledì 24 gennaio alle 20.30, appuntamento di nuovo al Monzani con “Quale Memoria. Musica e testimonianze per non dimenticare”, un progetto della Scuola Marconi che intreccia diversi percorsi educativi rivolti in particolare agli alunni delle terze, culminanti in un concerto da condividere anche con famiglie e territorio. La giornata si inserisce nel progetto “Un viaggio lungo un anno”, con visite al Campo Fossoli e Museo Deportato di Carpi e viaggio alla Maison d’Izieu.

Giovedì 25 gennaio alle 10 nella sede dell’Ateneo in via Università 4 sarà deposta una corona alla lapide in memoria dei docenti e degli studenti perseguitati a causa delle leggi razziali, mentre alle 18 nella Sinagoga di piazza Mazzini si svolge una lettura di salmi e preghiere in ricordo dei deportati con Beniamino Goldstein, Rabbino capo della Comunità ebraica (comebraica.mo.re@gmail.com).

Venerdì 26 gennaio alle 15 e alle 21.15 al Teatro Cittadella va in scena “Memoria d’un viaggio di sola andata”, reading tratto da “Se questo è un uomo” e “La tregua” di Primo Levi, con la Compagnia teatrale Andrea Ferrari, a cura di Anmig e in collaborazione con Anpi (a pagamento, info tel. 059 235292), mentre alle 21.15 alla Sala Truffaut si proietta in prima visione il film “Maestro” di Alexandre Valenti e quindi “Jacopo, resti mortali e immortali” di Angela Huemer, anteprima nazionale. Sempre venerdì 26 alle 18, all’aula magna del Ferraris in via Divisione Acqui 160, “I ragazzi ricordano la shoah. Viaggio con Marta Affricano (presente in sala) nella Roma delle leggi razziali e del sabato nero” e si presentano i filmati finalisti al concorso del Miur, tra esibizioni dell’orchestra della scuola, canzoni e racconti.

Sabato 27 alle 21 al Teatro Comunale Pavarotti, appuntamento col “Concerto della memoria e del dialogo” degli Amici della Musica (www.teatrocomunalemodena.it).

Venerdì 2 febbraio alle 19.30 alla Residenza universitaria S. Filippo Neri di via Sant’Orsola 52 si svolge “Ogni atomo di odio che aggiungiamo al mondo lo rende ancora più inospitale”. Etty Hillesum, testimone per il nostro tempo. Segue cena a buffet € 10, per finanziare i progetti umanitari di “Ho Avuto Sete onlus” e alle 21 serata di parole e musica con Alessandro Pivetti al piano, conduzione di Paolo Tomassone, presidente del Centro culturale F. L. Ferrari, e interventi di Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola, Andrea Ballestrazzi, autore di “Compassione e verità di sé”, Gianpietro Cavazza, vicesindaco di Modena, Pierluigi Castagnetti, presidente della Fondazione ex-Campo Fossoli.

Domenica 4 febbraio alle 18 al Teatro delle Passioni di viale Sigonio, si chiude con l’iniziativa aperta intitolata “Per tre righe nei libri di storia. Se non ora, quando? e dintorni”, letture dell’attore Piero Traldi e conversazione sul libro di Levi con Domenico Scarpa, critico, e Fausto Ciuffi, di Fondazione Villa Emma.

Le iniziative del Giorno della Memoria vedono la collaborazione di una pluralità di istituti e associazioni (Istituto storico, Fondazione ex campo Fossoli, Università di Modena e Reggio Emilia, Fondazione S. Carlo, Amici della Musica, Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia, Arci, Ert, Centro culturale F. L. Ferrari, La Tenda, Circuito cinema, Biblioteche comunali, Er.go, Residenza universitaria S. Filippo Neri, Meme, Cemu).

 

EUROPA ORIENTALE E ANTISEMITISMO

“Antisemitismo e Shoah nell’Europa Orientale. Il caso russo-sovietico”. A questo aspetto, che rappresenta il tema di indagine del Giorno della Memoria 2018 a Modena, è dedicata una serie di iniziative dalla formazione per docenti a proiezioni di film. “Dopo la Francia e la Germania – spiegano i promotori delle iniziative comprese nel calendario a cura di Comune di Modena – Comitato permanente per la memoria e le celebrazioni e Provincia di Modena – quest’anno lo scenario che si vuol mettere sotto osservazione è quello del territorio russo-sovietico, affrontato nell’arco di un tempo lungo. L’obiettivo è quello di tentare qualche indagine utile a comprendere il recente emergere di sentimenti antisemiti, la sopravvivenza di tradizioni popolari antigiudaiche e l’apparire di forme di antisemitismo intellettualmente più articolate nell’attuale spazio post-sovietico”. Nel percorso di approfondimento i casi storiografici e cinematografici più dibattuti, a cui si affiancherà la lettura di alcune pagine di Primo Levi, ispirate alla storia di giovani partigiani ebrei russi e polacchi raccontata nel “Se non ora, quando?”.

Il programma di questa parte di iniziative per il Giorno della Memoria 2018 a Modena incomincia giovedì 25 gennaio alle 16 alla sala Giacomo Ulivi di via Ciro Menotti 137 (ex mercato ortofrutticolo), dove è in programma un momento di formazione per i docenti, liberamente aperto anche a tutti i cittadini. Francesco Maria Feltri presenta “Il libro nero. Il genocidio nazista nei territori sovietici 1941 – 45” di Vasilij Grossman e Il’ja Grigor’evič Ėrenburg. A seguire, “La Shoah in Urss narrata dai sopravvissuti” con introduzione di Francesca Negri, del team didattica dell’Istituto storico di Modena

Sabato 27 gennaio le iniziative proseguono alle 9 al Teatro della Fondazione Collegio San Carlo in via San Carlo 5, dove dopo la presentazione di Carlo Altini si proietta per gli studenti delle scuole superiori il film “Ogni cosa è illuminata” di Liev Schreiber (2005). Introduce al film Vittorio Iervese, del Dipartimento di Studi linguistici e culturali di UniMoRe.

Domenica 28 gennaio lo stesso film si proietta per tutti a ingresso libero fino a esaurimento posti, alle 20.30 alla tenda di viale Molza angolo Monte Kosica. Nell’occasione l’introduzione è affidata a Giulia Ricci dell’Istituto storico. Nel pomeriggio alle 18 alla Tenda, sempre domenica, è in programma l’incontro pubblico “Antisemitismo di lunga durata: il caso della Russia e dell’Urss”, argomento di cui discutono Antonella Salomoni, dell’Universita di Bologna e Carlo Saletti, della Fondazione ex Campo Fossoli. Segue un aperitivo leggero.

Domenica 4 febbraio alle 18 al Teatro delle Passioni di viale Sigonio, si chiude con l’iniziativa aperta intitolata “Per tre righe nei libri di storia. Se non ora, quando? e dintorni”, letture dell’attore Piero Traldi e conversazione sul libro di Levi con Domenico Scarpa, critico, e Fausto Ciuffi, di Fondazione Villa Emma.

Il programma del Giorno della Memoria è online (www.comune.modena.it/cultura).

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(foto: da sinistra, Adriano Zavatti di Anmig, Giuliano Albarani, presidente dell’Istituto storico, Gianpietro Cavazza, vicesindaco e assessore alla Cultura, Gianni Ricci, per Ologramma, Enrico Sitta e Jose Carrasso, vicepreside e insegnante delle scuole Marconi di Modena)

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