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Ok del Consiglio comunale di Modena al regolamento su canile e gattile

Il Comune di Modena si dota, per la prima volta, di un regolamento per la gestione delle strutture di ricovero per cani e gatti che stabilisce gli standard ai quali si devono adeguare i gestori. Il regolamento è stato presentato in Consiglio comunale dall’assessore all’Ambiente Giulio Guerzoni giovedì 14 dicembre e approvato con il voto a favore di Pd e Art.1 – Mdp – Per me Modena, e l’astensione di Idea Popolo e libertà, CambiaModena, M5s, Fi ed Energia.
Secondo il regolamento, il gestore delle strutture di ricovero deve assicurare la salute e il benessere degli animali, incentivare la lotta al randagismo, garantire la massima apertura e promozione della struttura come punto di riferimento per i cittadini sul tema della convivenza uomo-animale, promuovere la collaborazione con altri soggetti istituzionali e con le associazioni di volontariato, contribuire alla prevenzione dell’abbandono, all’adozione e al recupero comportamentale dei cani problematici. Previsti inoltre, sempre a carico del gestore, controlli post adozione a campione su almeno il 20 per cento delle adozioni (aumentando la previsione iniziale del 10 per cento come richiesto in Commissione consiliare). Il gestore ha anche l’obbligo di garantire che gli animali siano accuditi da un numero sufficiente di addetti con competenze professionali adeguate, di individuare un responsabile della struttura e di dettagliare il ruolo, le mansioni e le competenze dei volontari che operano nella struttura.
Il regolamento prevede inoltre che, anche nel caso in cui la gestione della struttura non sia affidata ad associazioni di volontariato, il gestore debba comunque promuovere l’attività dei volontari per il suo funzionamento, stipulando un’apposita convenzione con almeno un’associazione di volontariato.
Le regole infine riguardano anche la gestione degli animali recuperati, custoditi e ricoverati; di quelli rinunciati dai proprietari; del servizio di recupero, cattura e trasporto. Affidano al gestore il compito di garantire un servizio di assistenza veterinaria. Disciplinano il servizio di relazione con il pubblico e i servizi di ufficio in genere, come la compilazione dei registri e delle schede sanitarie, ed entrano puntualmente negli obblighi derivati dalla custodia come la profilassi vaccinale e specifica, l’alimentazione, la sgambatura, l’attività di pulizia e disinfezione e la toelettatura. Il gestore ha anche l’obbligo di aggiornare il sito web e di promuovere attività di informazione e sensibilizzazione.
Nel dibattito, Marco Chincarini di Art.1 – Mdp – Per me Modena ha espresso favore per “l’approfondimento in Commissione che ha permesso di alzare la percentuale del controllo sulle adozioni: esplicitare una percentuale è un primo passo anche se l’ambizione poteva essere scrivere nero su bianco una percentuale maggiore. Magari non è il regolamento migliore ma è stato ragionato e discusso, la Commissione ha lavorato. Apprezzo lo sforzo fatto da tutti”.
Per Giuseppe Pellacani di Energia “l’affidamento deve essere dato ad associazioni di volontariato o ci deve essere un obbligo per il gestore di associare almeno una associazione. La legge – ha affermato – dà un ruolo primario alle associazioni animaliste e la scelta di un gestore privato doveva essere solo in subordine. Così com’è, con il volontario che dipende da una convenzione con il gestore, il Regolamento potrebbe creare qualche difficoltà”.
Antonio Carpentieri del Pd ha evidenziato che, dopo i due passaggi in Commissione, l’impianto di massima e l’approfondimento ha portato a una deliberazione aggiuntiva sui volontari singoli. Condividiamo l’impostazione che il gestore si assuma responsabilità dirette e la proposta ha raggiunto un buon equilibrio tra diritto di partecipazione e responsabilità del gestore”.
In dichiarazione di voto, il consigliere Luca Fantoni del M5s ha espresso alcuni dubbi rispetto alle possibilità del gestore di avere un diniego verso una qualsiasi associazione o un singolo volontario, e questo andava documentato. Non pensiamo che il Regolamento sia da buttare, ci asterremo, ma dei dubbi sull’applicazione di questo punto ci sono. Chiediamo di rinnovare l’attenzione su questo aspetto.

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