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Caso diamanti da investimento, Codacons: numerosi modenesi coinvolti nella vicenda

Da quando è stata pubblicata la notizia che l’Antitrust ha multato 4 banche e 2 società di intermediazione sulle vendita di diamanti, il centralino della Federconsumatori di Modena ha ricevuto decine di telefonate di aiuto da parte di risparmiatori a cui sono stati venduti dei diamanti da parte di questi soggetti.

“In tempi in cui i tradizionali investimenti non sono più allettanti – spiega in una nota l’associazione – le banche hanno proposto i diamanti come un bene rifugio e come forma di investimento da proporre ai clienti. Purtroppo diversi risparmiatori, dopo l’acquisto, si sono resi conto che questo non ha rappresentato un buon affare.

15,35 milioni di euro è la multa comminata dall’Antitrust al termine di due istruttorie ai broker Intermarket Diamond Business e Diamond Private Investment e alle banche coinvolte: Unicredit, Banco Bpm, Intesa San Paolo e MPS per informazioni omissive e pubblicità ingannevole in merito alle caratteristiche dell’investimento proposto (acquisto di diamanti), al prezzo dei diamanti stessi e alla convenienza economica di tale acquisto.

Attraverso grafici costruiti sull’andamento dei propri prezzi di vendita presentati come “quotazioni” inducevano i risparmiatori a credere che ci fosse un’aspettativa di apprezzamento del valore futuro dei diamanti, oltre a far credere alla facile liquidabilità e rivendibilità dei diamanti medesimi.

Questa pratica commerciale si è potuta realizzare ed è stata favorita proprio dal canale vendita di cui ci si avvaleva, cioè la rete bancaria. Infatti, il fatto che l’investimento fosse proposto da personale bancario e la presenza dello stesso personale, nei confronti del quale si è sedimentata negli anni la fiducia dei risparmiatori, agli incontri tra broker e clienti favoriva l’attribuzione di un’ampia credibilità alle informazioni contenute nel materiale promozionale, determinando molti consumatori a procedere con l’acquisto senza ulteriori accertamenti.

Inoltre, l’Antitrust ha rilevato che sono stati violati i diritti dei consumatori con riguardo al diritto di ripensamento e alla modalità con le quali si dà conto del foro in cui incardinare eventuali controversie.

Non si può più rinviare l’intervento delle autorità bancarie e finanziarie, a partire da Banca d’Italia e Consob, troppe volte distratte, ma devono agire con maggiore attenzione e incisività con riguardo a tali questioni, sanzionando i comportamenti degli istituti bancari, arginandoli con la predisposizione di misure tese a far si che non si vedano più i cittadini in una posizione di costante svantaggio.

Questo ennesimo scandalo in cui viene coinvolto il sistema bancario, dimostra, inoltre – conclude l’associazione – che i risparmiatori italiani devono confermare la perdita di fiducia che hanno nei confronti del sistema bancario e finanziario”.

Federconsumatori di Modena invita i risparmiatori modenesi, coinvolti, a rivolgersi ai suoi sportelli, telefonando allo 059-260384, dove i suoi consulenti valuteranno caso per caso sul tipo di percorso di tutela più opportuno da intraprendere per ottenere i dovuti rimborsi.

 

 

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