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Modena, al Laboratorio organario la musica che non ci si aspetta

Musiche da teatro e da film, il ragtime di Scott Joplin e perfino il rock contemporaneo suonati sugli straordinari organi custoditi nel Laboratorio organario “Alessandro Giacobazzi”, in via Labriola 39 (zona industriale Modena ovest). È un concerto per organo che non ci si aspetta quello che Alessandro Bianchi, artista di fama internazionale, terrà sabato 4 novembre, nell’ambito del Modena organ festival, dopo il grande successo ottenuto dal primo appuntamento al Laboratorio lo scorso 15 ottobre. Il concerto inizia alle 18 ed è a ingresso libero.

Bianchi sfrutterà tutte le potenzialità dell’organo Balbiani a quattromila canne, costruito nel 1951 per la basilica di San Fedele a Milano, e dell’organo da teatro Wurlitzer, realizzato nel 1927 per il Downer Theatre di Milwaukee, per costruire un divertente percorso musicale che va dall’inizio del Novecento fino ai giorni nostri.

Il programma si apre infatti all’organo Balbiani con il compositore inglese Percy Fletcher, celebre per i suo lavori teatrali, prosegue con la musica “leggera” ed esotica di “In a chinese temple garden” di Albert Ketelbey e con il ragtime per un solo pedale del compositore tedesco contemporaneo Michel. Pezzo forte eseguito sull’organo Wurlitzer sarà “Bethena” dell’inventore del ragtime, lo statunitense Scott Joplin. Di ritorno all’organo Balbiani, Bianchi dedicherà poi l’ultima parte del concerto a compositori contemporanei come Noel Rawsthorne; il fondatore dei King Crimson Ian McDonald e i tedeschi Willscher e Hielscher, del quale eseguirà brani tratti da “California wine suite”.

Il laboratorio organario di Alessandro Giacobazzi e Roberto Enderle ha raccolto nel tempo un singolare patrimonio di strumenti musicali dove spiccano i protagonisti del concerto di domenica 15 ottobre a partire dall’organo a 4.000 canne e 58 registri, costruito per la Basilica di San Fedele a Milano dalla Balbiani Vigezzi Bossi, la stessa azienda che ha firmato l’organo, di dimensioni più ridotte, del Duomo di Modena.

L’organo da teatro Wurlitzer si distingue per gli svariati effetti sonori di cui dispone, ideati per l’accompagnamento al cinema muto. Con il sistema che gli consente di leggere i rulli di carta perforata, l’organo Moller da salone è in grado di riprodurre esecuzioni di grandi pagine del repertorio musicale in voga al tempo della costruzione dello strumento, negli anni ’30.

Il Modena organ festival è organizzato dall’associazione “Amici dell’organo J. S. Bach” con il contributo di Fondazione Cassa di risparmio Modena, Regione Emilia Romagna, Comune di Modena, Lapam confartigianato e Bper e in collaborazione con l’Unicef.

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