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Blitz in laboratorio tessile di Carpi: al lavoro solo dipendenti in nero e tutti clandestini

Nelle ultime ore i finanzieri del Comando Provinciale di Modena, a seguito di autonoma attività info-investigativa, hanno individuato a nord di Carpi un capannone all’interno del quale operavano soggetti intenti a confezionare abiti per conto di committenti carpigiani. Si tratta di una ditta individuale che aveva esclusivamente dipendenti clandestini, gestita da un soggetto cinese già gravato da precedenti penali per aver illecitamente ospitato connazionali presso la propria abitazione.
In particolare, una volta entrati nei locali del laboratorio, i militari della Compagnia Guardia di Finanza di Carpi hanno rilevato 9 lavoratori, tutti impiegati completamente “in nero” e privi di documento di identificazione. Si è provveduto, pertanto, ad eseguire un fermo di polizia che ha consentito di rilevare come gli stessi permanessero sul territorio italiano del tutto sprovvisti di permesso di soggiorno.
È scattata, quindi, nei confronti dell’imprenditore di origine asiatica, la denuncia per “sfruttamento dell’immigrazione” per aver occupato alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno nonché favorito la presenza degli stessi sul territorio nazionale, mentre a carico dei 9 clandestini è stata redatta denuncia al competente Giudice di Pace per violazioni al testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione di cui al D.Lgs. n. 286/98.
Ulteriori accertamenti sulla documentazione rinvenuta in sede di accesso hanno permesso di procedere alla contestazione della cd “maxi-sanzione” da lavoro nero, il cui valore è pari a circa 1.500 euro per lavoratore irregolare, con una ulteriore maggiorazione del 20% in caso di lavoratori clandestini, per la quale, non essendo prevista la diffida, dovrà essere pagata una somma complessiva di 32.400 Euro. Ricorrendone i presupposti di legge, è stata inoltrata al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di Modena la proposta di sospensione dell’attività lavorativa per le rilevate violazioni, alla quale è stata data immediata esecuzione.
Le mirate investigazioni condotte dalle Fiamme Gialle carpigiane sono state finalizzate a contrastare gravi fenomeni di manodopera irregolare e/o di sfruttamento dell’immigrazione clandestina che, in ragione della totale omissione dei contributi previdenziali, assistenziali e delle imposte dovute all’Erario, consentono ai responsabili di offrire prezzi particolarmente competitivi così alterando la leale e sana concorrenza nel mercato di riferimento con gravi e potenziali rischi anche per i relativi livelli occupazionali.
L’operazione condotta dalla Compagnia di Carpi conferma il costante e concreto impegno della Guardia di Finanza, polizia economico-finanziaria a forte connotazione sociale, nell’esecuzione di attività a contrasto dell’economia sommersa ed a tutela dell’economia legale e degli operatori, nel caso specifico del distretto tessile, che operano nel pieno rispetto delle regole.

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