Nuove indagini archeologiche presso la Pieve romanica di Colombaro



    Le indagini archeologiche eseguite nei giorni scorsi a Colombaro, nell’area di pertinenza comunale adiacente alla Chiesa di S. Giacomo Maggiore, hanno confermato e delineato con maggiore precisione la fisionomia di un grande complesso architettonico di epoca basso-medievale, riferibile all’antico monastero-ospitale di Colombaro (risalente al XII-XIII sec.).

    Le indagini attualmente in corso, condotte sul campo da parte degli archeologi della ditta ArcheoModena, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza  Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, riguardano l’area antistante la chiesa di Colombaro e l’area interessata dal progetto di una strada comunale che dalla via Sant’Antonio darà accesso all’edificio parrocchiale in corso di costruzione.

    Nel 2016 le indagini archeologiche preliminari, condotte nell’area attualmente occupata dal nuovo edificio parrocchiale, avevano portato al rinvenimento di alcune strutture murarie in ciottoli fluviali pertinenti al circuito fondale della parte meridionale del complesso architettonico. Gli scavi avevano messo in luce anche i resti di una fornace di epoca rinascimentale per la produzione di laterizi (mattoni e coppi).

    Nonostante la sistematica opera di demolizione subita in antico dalle strutture murarie, i resti delle fondazioni medievali risultano ben conservati sotto lo strato superficiale del terreno. Le indagini consentiranno perciò di delimitare interamente anche buona parte della porzione settentrionale del complesso, originariamente caratterizzato da una corte aperta, circondata da portici e ambienti di servizio. I saggi di verifica preventiva dell’interesse archeologico condotti finora hanno evidenziato anche la presenza di un pozzo, con rivestimento in pietre sbozzate, per l’approvvigionamento idrico, e soprattutto l’esistenza di una antica strada acciottolata che, costeggiando il lato nord dell’edifico monastico prossimo a via Sant’Antonio, consentiva l’accesso diretto alla chiesa da parte dei pellegrini di passaggio.

    Nel progetto del Comune di Formigine per la riqualificazione dello spazio antistante la pieve di Colombaro, volto a dare maggior risalto al monumento, è prevista la presenza di un percorso pedonale che ricalcherà l’antica via di accesso appena scoperta.

    Il prossimo 10 novembre, all’interno delle iniziative per il decennale del restauro del castello che lo ha restituito alla cittadinanza, è prevista una conferenza nella quale saranno illustrate le ultime campagne di scavo sul territorio comunale.