Una grande tenda che sovrasta la piazza diventa il grande cantiere aperto per il restauro della fontana del Nettuno, simbolo della città di Bologna. Le opere di restauro inizieranno nei primi giorni di luglio, per terminare tra ottobre e novembre. Oltre al restauro dell’intera struttura, i lavori – promossi e sostenuti dal Comune in collaborazione con l’Universita di Bologna, l’Istituto Superiore di Conservazione e Restauro (ISCR) di Roma e il CNR Area di Pisa – prevedono la revisione dell’impianto idraulico. Durante il restauro i visitatori potranno salire, guidati, sulle piattaforme del cantiere. Seguirà poi una successiva fase di manutenzione e conservazione, una campagna informativa e un ciclo di convegni.
La Fontana del Nettuno, chiamata familiarmente “il Gigante” dai bolognesi (per via delle dimensioni della statua) fu progettata dall’architetto e pittore palermitano Tommaso Laureti nel 1563 e venne sormontata dalla imponente statua in bronzo del dio Nettuno dello scultore fiammingo manierista Jean de Boulogne di Douai in Fiandra, detto il Giambologna, desideroso di rifarsi dopo la sconfitta al concorso per la fontana del Nettuno di piazza della Signoria a Firenze. Il monumento sorge nella piazza aperta nel 1564 per la costruzione della fontana (terminata nel 1565). La statua del dio Nettuno venne collocata esattamente nel punto di intersezione tra il cardo e il decumano, le antiche vie di età romana, che determinavano il centro dell’area urbana.
